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Caro carburante, Codacons: “Possibili manovre speculative”
Il Codacons ha presentato un esposto per possibili speculazioni dietro al caro carburante, non credendo c’entri la guerra Russia-Ucraina.
La guerra scoppiata tra Russia e Ucraina non avrebbe nulla a che vedere con il caro carburante, scoppiato in maniera tanto repentina. Questo è almeno quanto sostiene Codacons, la quale ha lanciato un appello alla magistratura, affinché spedisca le Fiamme Gialle presso i distributori. Difatti, l’associazione considera plausibile il fatto che ci siano solo speculazioni alla base dei rincari record dei listini.
Il Codacons ha presentato un esposto all’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato e a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia per fare luce sulla vicenda, invitando a indagare sullo spropositato caro carburante e su eventuali speculazioni in atto a danno di imprese e consumatore.
Listini fuori controllo
“In questi giorni i listini dei carburanti venduti presso i distributori sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3%“, spiega il presidente Carlo Rienzi. “In alcune zone del paese i carburanti hanno già sfondato la soglia dei 2,5 euro al litro, come Ischia (2,629 euro/litro), La Maddalena (2,589 euro/litro) e Ventotene (2,579 euro al litro)”.
Il rincaro non appare giustificato né dalle quotazioni attuali del petrolio né da cali negli approvvigionamenti sul territorio imputabili al conflitto in Ucraina. Oltretutto la benzina e il gasolio oggi disponibili nelle stazioni di servizio sono stati acquistati mesi fa, a prezzi sensibilmente inferiori.
“Il rischio è i rincari dei prezzi alla pompa possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese”, prosegue Rienzi “Per tale motivo presentiamo un esposto all’Antitrust e a 104 Procure di tutta Italia, chiedendo di aprire indagini sul territorio con l’ausilio della Guardia di Finanza e accertare eventuali speculazioni e illeciti, alla luce delle possibili fattispecie di truffa aggravata, aggiotaggio e manovre speculative su merci”.
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