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Ford: divisione elettrica separata da business tradizionale
La Ford ha annunciato che la divisione elettrica sarà separata dal modello di business tradizionali, con un nuovo nome e nuovi dirigenti.
Le attività operative della Ford vanno incontro a una riorganizzazione, attraverso una struttura che presto potrebbe fungere da esempio per marchi concorrenti. Difatti, l’Ovale Blu ha stabilito di slegare le attività inerenti alle tecnologie tradizionali del motore a combustione interna da quelle focalizzate sullo sviluppo della mobilità elettrica. Così sono nate due entità distinte, pur “interdipendenti dal punto di vista strategico”: i nomi sono “Ford Blue” per il business storico e “Ford Model e” per le elettriche.
A ogni modo, l’operazione non prevede, almeno per ora, lo scorporo e la quotazione in Borsa della divisione per le EV. Contrariamente alle voci diffuse dalla stampa specializzata, la manovra ha l’obiettivo di “contribuire a liberare tutto il potenziale del piano strategico Ford+, guidando la crescita e la creazione di valore e ponendo le basi affinché la Ford superi sia le Case automobilistiche tradizionali, sia i nuovi concorrenti elettrici”. L’amministratore delegato Jim Farley ha commentato: “Con Ford+ vogliamo diventare di nuovo una grande azienda che cambia il mondo, e ciò richiede una maggior focalizzazione. Ora stiamo andando ‘all in’, creando business separati ma complementari”.
La nomina dei manager
Naturalmente, la nuova realtà comporterà la nomina di una serie di manager per i principali ruoli delle due divisioni operative appena istituite. Farley ricoprirà il ruolo di presidente di Ford Model, mentre Doug Field, rientrato a Deaborn dopo una fugace parentesi tra le fila delle Apple, sarà il Chiev EV & Digital systems officer (in parole povere, supervisionerà lo sviluppo prodotti dell’entità appena introdotta e conserverà la responsabilità dell’intero ecosistema informatico della Ford).
Quanto a Kumar Galhotra, attuale numero uno delle attività per le Americhe e i mercati internazionali, egli rivestirà il compito di presidente di Ford Blue. Attraverso tali manovre il colosso dei motori a stelle e strisce mira a ottenere dei risultati migliori nel lungo periodo, tra cui un margine operativo del 10% entro il 2026.
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