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Crisi Russia-Ucraina: trema anche il settore auto
La crisi Russia Ucraina mette in allerta pure le Case automobilistiche, specialmente coloro che nello Stato di Putin sono operativi.
Si continuano ad aggiungere senza soluzione di continuità i problemi per il comparto dell’automotive. Come se non bastassero la crisi dei semiconduttori, le difficoltà logistiche, le carenze di approvvigionamenti e il rincaro delle materie prime, ora il quadro è ancora più instabile. I Costruttori devono prestare la massima attenzione agli sviluppi della crisi diplomatica tra la Russia e l’Ucraina. Rapporti barcollanti a seguito della mossa del presidente russo, Vladimir Putin, di riconoscere l’indipendenza delle repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk e di inviare le proprie truppe nella regione del Donbass in nome di una presunta “pace”.
La tensione, alle stelle, ha comportato un generale sell-off azionario e la filiera dei motori è da giorni tra i più penalizzati. Una perdita, tuttavia, contenuta, anche grazie al traino delle azioni Volkswagen, le quali fin dalle battute iniziali della seduta hanno messo a segno rilevanti guadagni in scia alla conferma di una possibile quotazione della Porsche: le azioni del colosso di Wolfsburg hanno chiuso in rialzo del 10,2%; BMW ha guadagnato il 2,2%, Mercedes l’1,6% e Stellantis lo 0,26%.
Renault la più esposta
A ogni modo, oltre che i venti di guerra, incide pure il futuro della Russia in un contesto internazionale. Inoltre, le sanzioni potrebbero sortire grossi ripercussioni, sulla falsariga di quanto è accaduto in passato con l’Iran, circa la presenza in loco di vari aziende occidentali, già segnalato dalla flessione della Renault del 3,76%.
Probabilmente la Losanga è quella maggiormente esposta alla terra degli zar, sicché controlla l’AvtoVaz, con il relativo brand Lada, e possiede grandi impianti quali lo storico stabilimento di Togliattigrad.
Comunque, non si tratta di un caso isolato. A Kaluga, città a circa 180 km da Mosca, sono ubicate fabbriche dei conglomerati Stellantis (in joint venture con la Mitsubishi) e Volkswagen, nonché di fornitori dello spessore di Continental e Magna. In virtù di una sinergia con la Gaz, i tedeschi di Wolfsburg sono peraltro attivi a Nizhny Novgorod. Anche la BMW e la Mercedes sono presenti in Russia.
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