La grande bugia dei veicoli ibridi plug-in

Dietro ai veicoli ibridi plug-in si nasconde una grande bugia. Scopriamo insieme in cosa consiste e di cosa si tratta.

Grandi vendite per i veicoli ibridi plug-in, ma a quanto pare anche grandi bugie. Una delle argomentazioni più frequenti riguardo alle auto con motore ibrido, riguarda il loro impatto ambientale praticamente vicino allo zero.

A quanto pare, nonostante sia una tesi in voga, questa è facilmente smontabile. A confermare queste perplessità è un report pubblicato di recente dall’Agenzia Europea dell’Ambiente.

Ecco lo studio pubblicato

I firmatari di questo studio, oltre all’Agenzia Europea dell’Ambiente, sono anche i membri del comitato ONG Transport & Environment (T&E). La tesi smentita riguarda il fatto che le percentuali di inquinamento di questi veicoli siano molto basse.

In realtà non è affatto così. Questa categoria di veicoli può infatti arrivare ad emettere un tasso di anidride carbonica fino a 5 volte superiore. I dati appena aggiornati si basano su un campione di 127.000 misuratori di consumo.

Le emissioni reali hanno sfiorato i 139 grammi di CO2 per chilometro, contro i 28 g/km in ciclo WLTP. Dietro allo studio di questi fenomeni, ci sono come al solito delle interpretazioni spesso irrealistiche.

Infatti, le case automobilistiche basano i loro dati su ciò che avviene all’interno di sperimentazioni in laboratorio. Questo, per questioni di test e di capacità di osservamento migliori.

I dati in questione sono infatti stati presi da strade effettivamente pubbliche, dove l’impatto ambietale ha degli effetti diretti.

Come cambieranno le percentuali in futuro?

Tra le tante priorità a cui dare credito in futuro, c’è la percentuale di percorrenza in modalità elettrica. Attualmente, queste auto percorrono l’80% del loro tragitto in modalità elettrica.

La percentuale in questione dovrà abbassarsi fino al 34%, così che la modalità a benzina possa poi produrre il numero di emissioni minore possibile.

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