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Moto elettriche: continua la crescita in Italia
Le moto elettriche, e in generale il settore delle due ruote, ha registrato numeri in aumento per quanto riguarda le vendite nel 2021.
L’alimentazione elettrica continua a segnalare progressi pure nel settore delle due ruote in Italia. Il 2021 è andatoin archivio con un più 32,6 per cento degli ordine dei privati di moto elettriche, scooter e quadricicli. In particolare, i quadricicli a zero emissioni maturano un più 448,8 per cento nel confronto anno-su-anno, le moto un più 56,2 per cento e gli scooter un più 5 per cento. Meno scoppiettante il business dei ciclomotori, unico segmento in negativo, che mette su strada oltre 3.900 unità, pari a un meno 10,5 per cento.
I dati, diffusi da Confindustria Ancma, sono stati commentati dal presidente Gruppo Veicoli Elettrici dell’associazione, Gary Fabris. Per l’alto esponente “è indubbia la crescita dell’elettrico evidenziata dai numeri e dall’interesse verso questi mezzi riscontrata anche nella recente fiera Eicma; ma ancor più degno di nota è il fatto che le vendite hanno interessato finalmente il mercato dei privati, questo è il vero termometro dell’interesse verso l’elettrico. Tutte le aziende del comparto stanno lavorando per produrre mezzi sempre più performanti e accattivanti per il grande pubblico”.
L’ecoincentivo darà ulteriore slancio
Inoltre, si prevede uno sviluppo ulteriore grazie all’ecoincentivo per moto, scooter, ciclomotori, tricicli e quadricicli a trazione elettrica, che fa leva su un investimento di 150 milioni di euro fino al 2026. Negli scorsi dodici mesi si sono consumati circa 28 milioni di euro, vale a dire un corrispettivo maggiore del fondo di 20 milioni erogato per il 2020, rendendo indispensabile il ricorso a una riserva accantonata da precedenti campagne.
Presumibilmente la tranche di 20 milioni stanziati per il 2022 non basterà, il che comporterà la necessità di iniettare liquidità al fine di sostenere l’industria. Per ciò che concerne, invece, il rendimento delle eBike, stando alle ultime stime si attesterebbe intorno ai valori del 2020, anno record per il comparto con oltre 280 mila pezzi, pari a un più 44 per cento sul 2019.
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