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Stangata sul pieno: dal 2027 parte la tassa Ue sul carburante
Il pieno per la propria auto a breve sarà un’utopia. L’UE introdurrà infatti una tassa sul carburante a partire dal 2027.
Il caos sulle accise di qualche mese fa, ha portato i vertici europei a prendere una decisione forse drastica. Ma non certamente inaspettata, visto poi come sono andate le cose successivamente.
Dal 2027 partirà infatti la tassa UE sul carburante. Non è la prima volta che se ne sente parlare, tanto che nel 2021 venne già accolta con forte dissenso da parte della popolazione e degli oppositori già dichiarati. A distanza di qualche anno, si può tornare a parlarne.
Cosa trapela da Bruxelles?
L’Unione Europea adotterà probabilmente il sistema Ets 2. Si tratta di un metodo che aiuterà a risollevare i conti e risanare i bilanci europei, i quali negli ultimi anni sono stati sempre più carenti.
La decisione ha sollevato numerose polemiche. Soprattutto dal punto di vista sociale, poiché i fondi che verranno utilizzati sarebbero dovuti essere destinati alle famiglie in evidente difficoltà economica. Tuttavia, ciò non è stato fatto, portando ad una divisione.
Analizzando questa vicenda attraverso i numeri, il profitto potrebbe essere di oltre 700 miliardi entro il 2035. Il carburante arriverà invece a costare 149 euro per tonnellata, con un rincaro delle bollette che supererà appena di poco il 40%.
Quali altre tasse saranno previste?
Il carburante non sarà l’unico bene che verrà sottoposto ad un’altra tassazione. Saranno previsti degli incrementi anche per il digitale, i visti dei turisti e i cibi processati con eccesso di zuccheri.
Il motivo per cui ciò sarà messo in pratica, non riguarda solamente una questione economica. Infatti, nel caso dei cibi lavorati, la questione sull’educazione alimentare risulta essere automaticamente un tema centrale.
Disincentivare all’acquisto di massa sarà probabilmente uno dei primi passi da compiere, per portare a termine questo ipotetico obiettivo.
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