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Anche per BYD la guerra dei prezzi non è sostenibile
Il colosso elettrico BYD non ritiene sostenibile la guerra dei prezzi che ha invaso il settore, probabilmente con ottime motivazioni.
Dopo l’approdo in Europa, BYD ha voluto fare stranamente marcia indietro. Questa presa di posizione sorprendentemente difensiva ha riguardato la guerra dei prezzi che sta venendo fatta di recente.
Questa comunicazione non è stata affatto casuale. Infatti, proprio in Cina il mercato delle auto è letteralmente esploso. I competitor sono numerosi, e proprio per questo motivo i colossi del settore si sentono in qualche modo messi alle corde.
Ecco la decisione dell’azienda
La guerra in questione paradossalmente è stata inaugurata proprio dall’azienda in questione. Alcuni modelli appartenenti alla gamma principale del marchio sono stati messi ad un prezzo ribassato in maniera significativa. Tuttavia, i competitor hanno seguito ciò.
Nonostante questa decisione sia stata ponderata, i vertici hanno dichiarato questa scelta come non sostenibile. Non nel lungo periodo, perlomeno. Queste sono le dichiarazioni di Stella Li, uno dei principali volti del celebre marchio:
“Non è sostenibile. È come una competizione estrema e spietata. I concorrenti di BYD imitano sempre l’azienda e lanciano modelli più grandi dello stesso tipo a prezzi più bassi. Bisogna sopravvivere, ma questo non è salutare“.
Nonostante ciò, gli obiettivi dell’azienda rimangono comunque fortemente ambiziosi. Il suo obiettivo è infatti quello di vendere 5,5 milioni di veicoli entro il 2025. Non è dato sapere a quanto ammonti il progresso di questo step, ma si può immaginare un certo ottimismo.
Investimenti in arrivo in Europa?
Dalle stesse dichiarazioni sono trapelati anche importanti investimenti in Europa, con una messa a disposizione di circa 20 miliardi di dollari. Cosa che esula per giunta la collaborazione di altre eventuali aziende europee.
Stroncando sul nascere eventuali joint venture.
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