News
Smontano un’auto elettrica allagata e non riescono a credere a ciò che trovano
Smontare un’automobile elettrica allagata non è esattamente una cosa da tutti i giorni, tuttavia qualcuno lo ha fatto: cosa hanno trovato.
Smontare auto, da sempre, è una delle pratiche più curiose realizzate dalle persone. In effetti, per chi non si occupa di costruirle, può essere molto interessante venire a capo di cosa si trova all’interno di un veicolo a motore.
Specialmente se un modello a quattro ruote è elettrico, dato che in linea generale sappiamo ancora poco riguardo alle auto a zero impatto ambientale, soprattutto rispetto alle vetture tradizionali alimentate a diesel o a benzina e che in linea di massima conosciamo tutti.
Qualcuno, però, ha voluto scoprire cosa avrebbe trovato in una macchina elettrica, smontandola. Il risultato finale è stato davvero sorprendente per chi ha deciso di agire in questo modo, tant’è vero che è stato difficile credere a cio che hanno trovato. Scopriamo, allora, i risultati di questa particolare operazione di smontaggio al contrario.
Smontano un’auto elettrica allagata: qual è il risultato finale
A Valencia, a causa del tragico alluvione accaduto, sono andate perdute tra 100.000 e 120.000 automobili, la maggior parte di queste è rimasta sommersa ed è stata dichiarata completamente danneggiata. In riferimento a questo incredibile dato, la percentuale di auto elettriche è notevolmente più bassa, ma in ogni caso sono oltre 1.000 quelle finite nelle mani degli sfasciacarrozze, stando alle stime.
Una di queste, presso una discarica molto attiva sui social network, è stata smontata per verificare le condizioni della batteria elettrica (assicurandosi di porre l’accento su tutte le misure di sicurezza possibili e immaginabili). Tutto questo per vedere cosa ci fosse dentro. L’automobile smontata è stata una BYD Atto 3, e secondo i protagonisti di questo esperimento è interessante sottolineare la tenuta stagna della batteria, dato che il coperchio di plastica è sigillato da guarnizioni in gomma e metallo, a loro volta fissate con 75 viti.
Nonostante l’autovettura sia stata immersa nell’acqua, una volta rimossa la copertura di plastica è stata scoperta una sottile pellicola di plastica che non può essere rimossa manualmente. Stiamo parlando di una pellicola di sicurezza utilizzata dal produttore per impedire l’accesso alle celle della batteria e la loro manipolazione e riparazione. Sorprendente a dir poco è stato anche il fatto che non era presente neanche un granello di sabbia o fango all’interno, e che la batteria funzionava perfettamente anche dopo quanto accaduto nei mesi precedenti.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM