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Colosso auto perde 11 milioni al giorno per colpa di Trump: che disastro
Anche questo marchio perde soldi, nonostante la reputazione. E’ un disastro totale.
La situazione attuale dell’industria automobilistica tedesca è estremamente preoccupante, con un noto produttore automobilistico che sta registrando perdite straordinarie di 11,3 milioni di dollari al giorno a causa dei dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti durante la presidenza di Donald Trump. Questo scenario non colpisce solo il colosso tedesco, ma anche altre importanti case automobilistiche come Mercedes e Volkswagen, generando un impatto significativo su tutta l’industria automobilistica europea.
Il contesto commerciale attuale è caratterizzato da tensioni tariffarie che stanno pesando in modo drammatico sull’industria automobilistica tedesca. Le perdite quotidiane di questo brand riflettono le difficoltà generate dalle politiche commerciali statunitensi, dove i dazi imposti sulle auto prodotte in Germania hanno reso i veicoli tedeschi meno competitivi nel mercato statunitense. Questo calo delle entrate ha costretto le case automobilistiche a rivedere le loro strategie.
L’impatto sulle aziende automobilistiche
La crisi non si limita a BMW, il marchio che ha registrato queste perdite tremende ma coinvolge anche giganti come Mercedes e Volkswagen, che, nonostante abbiano stabilimenti significativi negli Stati Uniti, non riescono a evitare le conseguenze di queste misure commerciali. La situazione è ulteriormente aggravata dalla necessità di investimenti ingenti negli Stati Uniti, spingendo i dirigenti a intraprendere “intensi colloqui” con il Segretario al Commercio degli Stati Uniti, Howard Lutnick. Questi colloqui mirano a trovare soluzioni che possano attenuare l’impatto economico dei dazi e a esplorare un possibile “modello di compensazione delle esportazioni”.
I dazi tremendi tolgono soldi al marchio – www.Mondo-Motori.it
Il tentativo di raggiungere un accordo commerciale è cruciale non solo per la redditività delle aziende, ma anche per la stabilità dell’intero ecosistema automobilistico europeo. Le case automobilistiche stanno esplorando la possibilità di ottenere crediti per le auto esportate dagli Stati Uniti, che potrebbero contribuire a ridurre l’onere dei dazi. Tuttavia, i dettagli di eventuali accordi rimangono vaghi, e la strada da percorrere è ancora lunga, con la necessità di adattare strategie produttive e commerciali alle nuove norme.
Le guerre commerciali raramente portano a risultati positivi per le parti coinvolte. Il rischio maggiore è rappresentato dalla perdita di fiducia dei consumatori e degli investitori, il che potrebbe portare a riduzioni di personale e chiusura di stabilimenti. Le autorità e gli esperti di settore monitorano con attenzione gli sviluppi delle negoziazioni, consapevoli che il mercato automobilistico globale è in continua evoluzione e che le scelte fatte oggi avranno ripercussioni a lungo termine.
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