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Mercato europeo: a febbraio Tesla ha venduto meno delle cinesi

25 Marzo 2025

I dati delle vendite Tesla nel mese di febbraio sono state più disastrose che mai. Scopriamo insieme il gap rispetto ai competitor.

Il 2025 per Tesla non sarà una passeggiata. A confermarlo ulteriormente sono stati i dati del mese di febbraio, che contestualmente al mercato europeo, non hanno evidenziato niente di buono.

Scopriamo insieme su quali regimi si attestano le vendite della rinomata multinazionale. Questi dati potrebbero essere i “primi” di una lunga serie di strafalcioni. Situazione che, se dovesse protrarsi ancora a lungo, potrebbe costringere l’azienda all’impensabile.

Ecco i dati di febbraio

Nel mese di febbraio Tesla è scesa a 15.700 unità, praticamente dimezzando la quantità di unità disposte sul mercato europeo. Questo ha indirettamente favorito le altre auto elettriche cinesi, che invece hanno registrato dati molto più incoraggianti.

Volvo, BYD e Polestar pattinano sul velluto, mentre la multinazionale di proprietà di Elon Musk continua a vivere tempi molto duri. Tutto ciò è probabilmente dovuto ad una rimozione sempre più graduale della Model Y, che sta scomparendo dai listini di prezzo.

Quello che per un lungo periodo è stato il modello più venduto, a breve potrebbe rappresentare una sentenza dal retrogusto amaro. Scopriamo insieme cosa ha comportato in termini numerici questa eliminazione.

La situazione Tesla a febbraio

La scelta di rimuovere gradualmente la Model Y dai listini ha fatto registrare una contrazione del 9,6%. La quota bimestrale ha registrato invece una riduzione ancora peggiore, dimezzandosi fino ad arrivare al 7%.

Le posizioni politiche intraprese da Musk hanno peggiorato ancora di più la situazione, riuscendo così ad agevolare il calo di Tesla in termini di vendite. Per le case con una produzione limitata, ogni cambio di modello risulta traumatico a tutti gli effetti.

Questo poiché si verifica l’esigenza di rimuovere il tuo veicolo dalle performance migliori, quasi come se venisse applicata una riduzione volontaria delle vendite.