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Kei Car: l’alternativa per la transizione elettrica italiana
Un report del Tesoro propone incentivi per auto elettriche ibride e l’introduzione delle kei car, piccole auto urbane ispirate al modello giapponese, per rilanciare l’automotive.
Un recente report del ministero del Tesoro fotografa lo stato dell’industria automobilistica italiana, evidenziando ritardi e difficoltà nel processo di elettrificazione. Il documento, intitolato “La transizione tecnologica dell’automotive italiano”, sottolinea come il nostro Paese fatichi ad adeguarsi ai nuovi standard di sostenibilità, con un settore ancora troppo concentrato su poche produzioni nazionali e un panorama infrastrutturale poco sviluppato. Per rilanciare la filiera, il rapporto propone due misure strategiche, tra cui una nuova categoria di auto: le kei car, ispirate al modello giapponese degli anni ‘50.
I possibili vantaggi derivanti dal modello delle kei car
I problemi principali del settore emergono chiaramente: costi elevati, carenza di infrastrutture di ricarica e limiti tecnologici delle auto elettriche, come autonomia ridotta e tempi di ricarica lunghi. A questi si aggiungono i ritardi nella realizzazione delle gigafactory per la produzione di batterie, con progetti come Termoli accantonati. Nel frattempo, la produzione di auto elettriche in Italia resta limitata a un unico modello di successo. Questo scenario ha portato il ministero a chiedere un Piano strategico nazionale che delinei obiettivi chiari e strumenti di policy per favorire una transizione sostenibile.
Tra le proposte più concrete, si segnala il rinnovo degli incentivi per l’acquisto di auto ibride e plug-in nelle grandi città, vincolandone l’uso alla modalità elettrica grazie a strumenti di controllo. Tuttavia, l’idea più innovativa riguarda l’introduzione delle kei car, piccole auto esclusivamente elettriche, pensate per la mobilità urbana. Questi veicoli compatti, leggeri ed economici, seguono il modello giapponese che negli anni ‘50 ha favorito lo sviluppo dell’industria automobilistica locale. Con un design regolamentato a livello europeo e vantaggi come ricariche gratuite, parcheggi calmierati e accesso privilegiato nelle ZTL, le kei car potrebbero rivoluzionare il mercato.
Un altro beneficio delle kei car è legato ai loro pacchi batteria, più piccoli e leggeri, che permetterebbero di ridurre i costi e adottare soluzioni innovative come il battery swapping. Questa tecnologia, che prevede la sostituzione immediata della batteria presso i distributori, potrebbe risolvere le criticità legate alla ricarica in città. Con un supporto normativo adeguato e incentivi mirati, l’Italia potrebbe aprire la strada a un nuovo modello di mobilità urbana, favorendo sostenibilità e competitività industriale.
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