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RC Auto: evita i finti incidenti, quali truffe sono le più comuni
Le tre principali truffe dei finti incidenti automobilistici e come difenderti. Consigli utili per evitare di cadere nelle truffe.
Negli ultimi anni, il fenomeno dei finti incidenti stradali è diventato un problema crescente per gli automobilisti italiani. Secondo un’indagine di Facile.it su 4.876 persone, oltre due milioni di automobilisti sono stati vittime di frodi assicurative. I truffatori utilizzano strategie ben congegnate per estorcere denaro velocemente, spesso senza lasciare tracce evidenti. Esaminiamo le tre truffe più comuni e come proteggersi.
Truffa in manovra
Una delle truffe più diffuse avviene durante una manovra di parcheggio. Il truffatore sceglie un’auto con un piccolo danno nella parte posteriore, solitamente un veicolo parcheggiato. Quando la vittima sta facendo retromarcia per parcheggiare, il truffatore provoca un rumore lanciando un sasso contro l’auto della vittima.
Il suono dell’impatto induce il conducente a fermarsi e uscire dal veicolo. A questo punto, il truffatore, fingendosi agitato, mostra il danno già esistente sulla sua auto e richiede un pagamento immediato per evitare di coinvolgere le assicurazioni, minacciando l’aumento del premio assicurativo (malus). Secondo le statistiche, questa truffa riesce nel 50% dei casi, poiché molte persone preferiscono pagare per evitare complicazioni.
Truffa dello specchietto
Un’altra truffa comune è quella dello specchietto retrovisore. Il malintenzionato sceglie un’auto con danni preesistenti allo specchietto laterale destro. Durante il sorpasso, lancia un sasso contro l’auto della vittima per simulare un impatto. La vittima, sentendo il rumore, si ferma e viene subito avvicinata dal truffatore che mostra lo specchietto sinistro danneggiato del proprio veicolo. Con insistenza, il truffatore persuade la vittima a risolvere la questione con un pagamento in contanti, evitando così di coinvolgere le assicurazioni.
Truffa dell’investimento
La terza truffa coinvolge un pedone che finge di essere investito mentre attraversa sulle strisce pedonali. Il pedone, spesso accompagnato da un complice che funge da testimone, simula un forte dolore, creando una scena convincente e drammatica. La vittima, sotto choc e con sensi di colpa, viene facilmente manipolata. Il truffatore richiede una somma di denaro, generalmente consistente, per evitare “guai penali” come lesioni stradali o omicidio colposo. Questa truffa sfrutta fortemente l’impatto emotivo sull’automobilista, spingendolo a pagare per paura delle conseguenze legali.
Come prevenire le truffe
Per evitare di cadere in queste trappole, è fondamentale coinvolgere sempre le forze dell’ordine e informare la propria compagnia assicurativa. In caso di incidente, vero o falso, è necessario compilare il Modulo Blu della constatazione amichevole, raccogliendo tutti i dati possibili. Questa procedura non solo aiuta a identificare eventuali truffe, ma garantisce anche una gestione corretta dell’incidente secondo le norme vigenti.
Essere informati e vigili è la prima difesa contro i truffatori. Ricordate, meglio perdere qualche minuto in più per chiamare la polizia che perdere centinaia di euro in una truffa ben orchestrata.
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