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Motori, all’Autodromo di Monza parte il corso di restauro di auto d’epoca

14 Dicembre 2021

Inaugurato un programma formativo che consentirà a quindici allievi selezionati di cimentarsi nel restauro d’auto d’epoca.

Grandi notizie per gli appassionati brianzoli di motori. Nella primavera del 2022 partirà ufficialmente il “Corso di Restauro di Auto d’epoca”, programma formativo varato dall’Autodromo Nazionale di Monza e dalla Motorsport Technical School.

Le due realtà hanno quindi consolidato una partnership che va avanti da ormai dieci anni per dare vita a un corso a 360 gradi che permetterà a quindici allievi di specializzarsi nel restauro di vetture storiche.

Il percorso formativo, della durata di 104 ore, sarà curato da professionisti altamente qualificati nel comparto automotive e in possesso di solide esperienze nei principali campionati di motorsport.

I corsi si svolgeranno nel complesso dell’Autodromo, definito da tutti il “Tempio della Velocità”, fino al 2 novembre 2024 grazie alla rinnovata partnership tra Alessandra Zinno, direttore generale del Circuito brianzolo ed Eugenia Capanna, fondatrice e CEO della scuola.

Restauro di auto epoca: una garanzia occupazionale

Il corso in questione fornirà agli allievi nuove prospettive occupazionali. Come riportato da una nota della Motorsport Technical School, infatti, oltre l’80% degli studenti ha trovato impiego nei rispettivi settori, anche ai massimi livelli. Parole senza dubbio incoraggianti nonostante l’intero comparto automotive abbia fatto registrare il 35,7% in meno di immatricolazioni nel mese di ottobre.

“Il corso partirà in primavera e costituisce un’ulteriore iniziativa di attenzione non solo alla storia e al valore delle auto di interesse storico, ma anche al sostegno di un mondo di veri appassionati del settore. Si tratta di un progetto che va nella giusta direzione ad un passo dai cento anni del Circuito, con gli iscritti che potranno vivere le loro fasi didattiche in un luogo che ha segnato la storia e le gesta, direi epiche, del motorsport in Italia” ha spiegato in una nota Alessandra Zinno.