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Tesla: 15 vetture incendiate dagli attivisti a Francoforte
Attacco a un punto vendita Tesla a Francoforte incendiate e distrutte 15 auto, danni stimati in circa 500 mila euro.
La Tesla, simbolo della rivoluzione dei veicoli elettrici, è nuovamente nel mirino delle associazioni ambientaliste in Germania. Dopo le proteste riguardo alla fabbrica di Grünheide, colpevole secondo gli attivisti di inquinare le falde idriche e disturbare la fauna locale, l’escalation è diventata più grave. Un punto vendita Tesla a Francoforte è stato recentemente oggetto di un attacco incendiario che ha distrutto 15 auto e causato danni stimati in circa 500 mila euro.
L’Incidente e la rivendicazione
Il rogo ha richiesto l’intervento di 40 pompieri e di veicoli speciali per estinguere incendi problematici. Una lettera non firmata è stata poi pubblicata sulla piattaforma Indymedia.org, in cui gli autori rivendicano l’attacco. Sebbene l’identità del gruppo rimanga ignota, il messaggio è chiaro: l’industria automobilistica è responsabile dei disastri ambientali in corso e i recenti eventi meteorologici estremi ne sono una prova.
Un riflettore sull’ambiente
Questo attacco è simbolo di una crescente tensione tra le compagnie tecnologiche e i gruppi ambientalisti. Mentre Tesla è vista da molti come una parte della soluzione ai problemi ambientali, grazie ai suoi veicoli elettrici e al suo impegno per le energie rinnovabili, per altri rappresenta un’ulteriore forma di capitalismo sfruttatore.
Le preoccupazioni ambientali in Germania, ed in Europa più in generale, sono state amplificate dagli eventi meteorologici estremi recenti citati dagli attivisti, tra cui alluvioni in Austria e Slovenia e incendi boschivi in Portogallo e Grecia.
La missiva degli ambientalisti
All’interno della lettera vengono esposti i motivi dell’attacco di Francoforte: “Tesla è uno dei nostri nemici più importanti. L’azienda rappresenta come nessun’altra, l’ideologia del capitalismo verde e la continua distruzione globale e coloniale. I motori elettrici vengono costantemente presentati come un’alternativa pulita: è una cinica bugia. Come altre aziende, Tesla sfrutta risorse in tutto il mondo. Le materie prime necessarie per le batterie delle auto elettriche, come il litio e il cobalto, vengono estratte in condizioni terribili in America Latina e Africa. Nonostante la veste ecologica del costruttore, per il trasporto e la produzione dei suoi veicoli sono sempre necessari combustibili fossili”.
Il gruppo all’interno della missiva attacca direttamente anche Elon Musk, “è una persona che vuole dominare Internet, lo spazio, le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale e non sembra avere limiti nelle sue ambizioni di dominio”, il CEO di Tesla inoltre viene accusato di “fantasie patriarcali apparentemente inesauribili”.
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