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Stellantis, Tavares: “È l’ora della battaglia, non delle parole”
Il Ceo di Stellantis mette a nudo la sua visione sullo scenario automobilistico, tra insidie cinesi, vincoli Euro 7 e produzione italiana.
Durante la presentazione dei risultati finanziari di Stellantis, l’amministratore delegato Carlos Tavares ha preso parola sul futuro della produzione automobilistica in Italia, l’espansione del mercato cinese e le sfide poste dalla normativa Euro 7.
Sul tema delle auto cinesi in Europa, Tavares ha affermato: “La Cina ha bisogno di esportare perché l’economia non è più forte come prima e c’è un problema di crescita interna. Tutto questo, mentre l’Unione Europea ha adottato regole che vanno a favorire i suoi costruttori che hanno un 25% di vantaggio competitivo sui costi di produzione rispetto a noi occidentali.“
Le parole dell’amministratore delegato sono chiare: “Non c’è niente più da dire: dobbiamo solo lottare.”
Nonostante le sfide, Tavares è convinto che Stellantis abbia le carte in regola per competere. “Noi siamo fortunati: siamo per esempio più redditizi di Tesla, e siamo in condizione di lottare con tutte le nostre risorse. Abbiamo la tecnologia, le dimensioni, gli impianti e la visione globale,” dichiara Tavares.
La strategia di Stellantis per proteggere la produzione europea è semplice e diretta: “Continuiamo incessantemente a cercare di creare nuove opportunità per questi Paesi, a patto che ci siano condizioni vantaggiose per noi e per loro. Ecco perché stiamo per introdurre una elettrica sotto i 25.000 euro: una risposta concreta.“
Italia: terra di produzione
Il recente obiettivo annunciato di produrre un milione di veicoli in Italia è al centro dell’attenzione. Tavares osserva: “Abbiamo già la capacità produttiva per centrare l’obiettivo, ma le vendite sono il risultato di una moltiplicazione: grandezza del mercato per quota di mercato. Noi costruttori possiamo influenzare solo il secondo: il primo è condizionato da fattori esterni, come i costi dei carburanti o i vincoli imposti dalle leggi.“
Riguardo alla collaborazione con il governo italiano, Tavares afferma: “Abbiamo un dialogo franco e collaborativo. Credo che nelle prossime settimane raggiungeremo un accordo. Ma non può essere un impegno a senso unico: deve essere un accordo vantaggioso per entrambi.“
Con determinazione, Tavares chiude l’incontro sottolineando l’importanza dell’azione concreta per fronteggiare le sfide emergenti: “È l’ora della battaglia, non delle parole.“
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