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Stellantis, Elkann: “Il 70% delle nostre auto sarà green entro 10 anni”
Il numero uno di Stellantis, John Elkann, ha assicurato che nel giro di 10 anni le loro auto saranno a basse o zero emissioni.
Il presidente del colosso automotive, nato dalla fusione tra Fiat Chrysler, John Elkann ha concesso delle anticipazioni sul futuro della gamma sul numero speciale per i 35 anni di Milano Finanza. Il maggiore esponente di Stellantis – che annovera al proprio interno marchi del calibro di Fiat, Alfa Romeo, Maserati e Peugeot – ha apertamente parlato dei piani in serbo: “Nei prossimi cinque anni a sostegno della strategia di elettrificazione dei suoi modelli, il Gruppo Stellantis spenderà 30 miliardi di euro – ha affermato -. Nel giro di 10 anni, il 70% delle auto Stellantis vendute in Europa sarà ibrida plug-in o elettrica pura“.
Quindi, John Elkann ha proseguito: “Già oggi il numero di modelli a basso impatto ambientale che offriamo ai nostri clienti è cresciuto a 29 e la Nuova Fiat 500 full electric, bella almeno quanto sofisticata dal punto di vista tecnologico, è la best seller elettrica in nove mercati nazionali”.
Italia: un ruolo di primo piano nella rivoluzione elettrica
Il discorso è poi passato al ruolo dell’Italia in tale processo di innovazione sulla scena planetaria: “In questa rivoluzione elettrica, l’Italia sta giocando un ruolo di primo piano, a tutti i livelli: produzione dei nuovi modelli, assemblaggio delle batterie, ricerca applicata e sperimentazione delle infrastrutture di ricarica e di trasmissione di energia. È una fase entusiasmante, ricca di progetti e di nuove idee, che ci ricollega alla fase pioneristica dei nostri padri fondatori”.
Il numero uno del conglomerato ha, poi, sottolineato un aspetto: “Il mondo dell’auto è tornato a destare l’attenzione del mondo accademico, della ricerca, e anche dei mercati finanziari, come non accadeva dagli anni in cui è nato Milano Finanza”. Rispetto agli anni Ottanta le differenze consistono nelle “capacità manifatturiere e know-how di ingegneria meccanica continuano a essere alla base dell’industria automotive, ma è dal software e dalla digitalizzazione di tutti i processi che arrivano le novità più prorompenti”, ha concluso l’erede della famiglia Agnelli.
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