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Rivoluzione carburanti: dal 1 agosto obbligo per i gestori di esporre i prezzi medi dei carburanti
L’entrata in vigore di una nuova legge cambierà il modo in cui i prezzi dei carburanti vengono presentati ai consumatori.
A partire dal 1° agosto, i gestori delle stazioni di servizio saranno tenuti per legge ad esporre, oltre ai loro prezzi correnti, anche i prezzi medi dei carburanti. Questa legge, approvata definitivamente dal Parlamento lo scorso 10 marzo, è tuttavia minacciata da un ricorso pendente al Tar. Presentato da diverse associazioni di categoria, che potrebbe portare alla sua sospensione.
La legge è nata in risposta all’aumento dei prezzi dei carburanti, dovuto alla cessazione del taglio delle accise avviato dal governo Draghi e non rinnovato dal governo Meloni. La normativa prevede che i gestori di stazioni di servizio informino il Ministero delle Imprese e del made in Italy, di qualsiasi modifica dei loro prezzi entro due ore.
Conseguenze e possibili sanzioni
I gestori, oltre a mostrare i loro prezzi, dovranno esporre in modo chiaro e evidente i prezzi medi determinati dal Ministero sulla base delle informazioni ricevute. Per le stazioni di servizio autostradali si utilizzerà la media nazionale, per quelle su strade ordinarie la media regionale (e delle Province autonome). Il Ministero renderà disponibili questi dati sul proprio sito e attraverso un’app per dispositivi mobili destinata ai consumatori.
I gestori devono esporre i prezzi medi entro le 10:30 del mattino (o entro due ore dall’apertura per le stazioni operative 24 ore su 24). I prezzi di gasolio, benzina, GPL e metano (se disponibili) devono essere indicati in un ordine specifico. Con cifre fino al terzo decimale e caratteri alti almeno 12 centimetri. Le multe per il mancato rispetto delle norme possono variare da 200 a 2.000 euro, in base al fatturato della stazione di servizio. Nel caso di recidiva (quattro violazioni in 60 giorni), può essere sospesa l’attività per un periodo da uno a trenta giorni. Le stesse sanzioni si applicano se non vengono esposti i prezzi medi. La Guardia di Finanza e le prefetture avranno il compito di monitorare l’applicazione della legge.
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