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Lotus Elise: il mito riprende (nuova) forma
La Lotus Elise riprende vita, grazie a un audace progetto di una coppia di designer, che ne garantiscono leggerezza e stile, ecco la Nyobolt.
“Simplify, then add lightness”, cioè “Semplifica, poi aggiungi leggrerezza”. Con il principio cardine assoluto, professato dal padre fondatore Colin Chapman, le nuove produzioni della Lotus scenderanno inevitabilmente a compromessi. Sebbene fosse preventivabile dato il passaggio alla mobilità elettrica, fino all’ultimo i fan della storica compagnia hanno sperato che i progettisti avessero un asso nella manica per scongiurare l’eventualità. Seppur con l’onore delle armi, ciò significa congedare la Exige, l’Evora e soprattutto la Lotus Elise.
Eppure, qualcuno non ha gettato la spugna: Julian Thompson, l’attuale numero uno della divisione design di GM e mentre dietro alla Elisa originale, e Ian Callum, suo omologo per il Gruppo Jaguar-Land Rover, oggi al comando della Callum Design. La collaborazione fra le parti ha reso possibile la realizzazione della Nyobolt EV, un modello pregno di caratteristiche interessanti, sulle quali ci andremo ora a soffermare.
Le parti coinvolte nel progetto ambivano a conservare le proporzioni della sportiva, con, al tempo stesso, una rinfrescata ai dettagli. Richiamano la prima generazione le luci (con tecnologia full LED) inserite in gruppi ottici dal motivo circolare. Osservando il resto della vettura si scorgono ulteriori rimandi ai fasti di ieri, riadattati in chiave moderna. Si vedano, a tal proposito, le telecamere, che prendono il posto dei tradizionali specchietti retrovisori. Il powertrain si fregia dell’innovativa soluzione sviluppata dalla start-up inglese Nyobolt, in grado di realizzare batterie poco pesanti e velocissime a ricaricarsi (6 minuti).
Design evoluto
Questa versione di Lotus Elise rimarrà un esercizio stilistico fine a sé stesso, senza la produzione in serie, neppure limitata. “Piuttosto che adottare un approccio da restauro, l’obiettivo era quello di evolvere il design e aggiornarlo, pur mantenendo quell’atmosfera sobria da auto sportiva da tutti i giorni che è ha contraddistinto la Elise – ha spiegato il responsabile creativo di Callum, Aleck Jones -. Dovevamo assicurarci di mantenere il giusto atteggiamento con la carrozzeria, che si presenta con il naso all’ingiù, assumendo la stessa posizione aggressiva”.
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