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Stellantis insiste nel minerario: la affianca Volkswagen
Stellantis rinnova l’impegno in ambito minerario, protagonista di una nuova operazione che prevede pure l’apporto del gruppo Volkswagen.
La crisi degli approvvigionamenti scoppiata dopo la pandemia da Coronavirus ha impartito un’importante lezione alle Case automobilistiche. Per non riscontrare più gli stessi problemi, è il caso di ampliare il raggio d’azione, andando a procurarsi i componenti direttamente. Tra le diverse realtà che hanno cambiato strategia in merito, Stellantis si rivela una delle più attive, reduce dall’ennesimo investimento in ambito minerario.
L’annuncio del conglomerato italo-franco-americano, diretto da Carlos Tavares, non coglie alla sprovvista, sicché da un po’ di tempo a questa parte è coinvolta in prima persona nell’estrazione dei minerali essenziali per la transizione elettrica. Tuttavia, la notizia è interessante, perché riguarda due miniere del Brasile e prevede una stretta sinergia con l’azienda PowerCo, la realtà del gruppo Volkswagen specializzata nelle batterie.
Non era ancora successo che i due colossi dei motori facessero fronte comune. Con la collaborazione imbastita, entrambe avranno da guadagnare, conferendo stabilità alle relative manovre. Scottate in passato dall’incapacità di soddisfare a pieno la domanda della clientela, si gettano le basi per scongiurare sul nascere la possibilità di lasciarsi cogliere impreparati.
Un investimento da un miliardo di dollari
Nella fattispecie, la ACG Acquisition Company Limited ha stretto un’intesa con Appian Capital Advisory per assicurare la miniera di rame Mineraçao Vale Verde a Serrote e di solfuro di nichel Santa Rita, rispettivamente negli Stati di Alagoas e Bahia.
L’operazione messa a segno prevede un investimento da 1 miliardo di dollari (equivalente a 930 miliardi di euro secondo l’attuale tasso di cambio) e la partecipazione di differenti portatori d’interesse. Sia PowerCo che Stellantis hanno stanziato 100 milioni di dollari, con la seconda prossima a diventare un “anchor investitor”. Inoltre, parte delle spese saranno coperte da istituti bancari di rilievo internazionale.
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