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F1, Leclerc: obiettivo vincere il titolo con la Ferrari
Charles Leclerc ha confermato la sua ambizione di diventare Campione del Mondo di Formula 1 con la Ferrari, nonostante l’inizio disastroso della stagione 2023.
Ci si aspettava che la SF-23 fosse la vettura che avrebbe permesso a Charles Leclerc o a Carlos Sainz di competere per vincere il primo titolo e di porre fine alla lunga astinenza della Ferrari dal campionato piloti, risalente al 2007 con Kimi Raikkonen.Tuttavia, dopo cinque gare, Leclerc ha ottenuto solo un podio e si trova a 85 punti di distacco dal leader Max Verstappen, in vista della gara di casa della Ferrari a Imola questo fine settimana.
Nonostante le scarse prestazioni della Scuderia, Leclerc è stato più volte indicato come potenziale sostituto di Lewis Hamilton alla Mercedes, quando quest’ultimo se ne andrà. Sebbene il pilota monegasco abbia respinto queste speculazioni con sufficienza, non ha escluso del tutto tali voci, ribadendo comunque il suo desiderio di essere il pilota che porrà fine alla lunga attesa a Maranello.
Leclerc: “Voglio vincere in rosso”
Leclerc, parlando con The Athletic, ha dichiarato: “Voglio vincere e voglio che sia in rosso. Questo è chiaro, e non sono contento della prestazione che abbiamo dato negli ultimi anni, non è stata così costante. C’erano molte aspettative per quest’anno e, alla fine, stiamo vedendo che non siamo competitivi come volevamo. Ma guardando indietro, cercando di analizzarlo con Vasseur e con il team, abbiamo capito alcune cose. Ho un quadro un po’ più chiaro del motivo per cui siamo dove siamo ora”.
Obiettivo, fare la storia come Schumacher e Todt
La Ferrari si dirige a grandi passi verso la 17esima stagione senza titolo, tuttavia questa non è l’attesa più lunga per la Scuderia di Maranello, infatti, prima che Michael Schumacher conquistasse il titolo nel 2000, l’ultimo campione della Ferrari fu Jody Scheckter nel 1979.
E Leclerc trae ispirazione proprio da ciò che hanno fatto Schumacher e l’allora capo squadra Jean Todt: “La pressione era così quando c’erano anche Michael e Jean, e sono riusciti a farcela brillantemente, quindi non possiamo lamentarci, e non può essere una scusa”, ha spiegato.
“Questo è anche uno dei motivi per cui la Ferrari è così speciale. C’è una passione che non credo abbia nessun’altra squadra. È più difficile gestire le situazioni difficili, perché hai più emozioni. Ma alla fine è la Ferrari. Non la cambierei”, ha concluso il monegasco.
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