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Can Injection: così i ladri ti rubano l’auto
Per rubare le auto, i malviventi hanno sviluppato un nuovo sistema, denominato Can Injection, che va ad attaccare l’elettronica di bordo.
Sul famigerato dark web è possibile reperire qualunque tipologia di prodotto, compresa l’ultima “novità” sviluppata dai malviventi per rubare un’auto. La tecnologia, denominata CAN Injection, trasforma un normale Bluetooth JBL in una sorta di passe-partout, basato sul cosiddetto CNA-BUS, un componente chiave delle vetture oggi immesse in commercio. Detto in parola povere, il marchingegno simula la presenza di una chiave, con cui sbloccare le porte e mettere in moto il motore. A rendere lo strumento tanto gettonato è la sua versatilità, in quanto non va ad attaccare un punto debole di un dato modello o di un determinato brand, bensì funziona sulla totalità dei veicoloi.
Come funziona
In un articolo, il direttore tecnico di Canis Automotive Labs, Ken Tindell spiega in maniera dettagliata, insieme allo specialista Ian Tabor, l’astuta tecnica escogitata dai malintenzionati. Una volta rimossi paraurti e parafango, il meccanismo permette di accedere ai cavi del CAN-BUS e, alla rilevazione dei fili, viene collegato il dispositivo, il cosiddetto CAN Injector. La metodologia di recente ha un funzionamento completamente diverso dalla “semplice” clonazione di chiavi, e al momento non esiste un’efficace strategia in grado di renderlo innocuo.
Gli operatori della filiera stanno cercando di capire in che direzione muoversi, affinché gli sforzi diano i risultati auspicati. L’idea prevalente consiste nell’adozione delle chiavi di crittografia. Per quanto sia valido, è un rimedio, però, particolarmente oneroso, che imporrebbe ai Costruttori di destinare delle ingenti risorse. Staremo a vedere se in commercio entreranno pure ulteriori sistemi, altrettanto validi, ma più semplici da porre in pratica.
A ogni modo, la CAN Injection soffre di criticità, come per esempio i tempi necessari alla messa in atto. La laboriosità del procedimento significa, infatti, doverci spendere un sacco di tempo, il che è un’ottima notizia per i conducenti.
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