Tesla: proseguono i rincari in listino

I rincari ai listini delle Tesla proseguono in Nord America e in Asia: negli USA è la seconda volta in meno di due settimane.

I ritocchi ai listini da parte della Tesla proseguono senza soluzione di continuità. In apertura dell’anno la Casa di Palo Alto ha comunicato il taglio dei prezzi delle proprie vetture, l’ennesimo nel giro di poche settimane, ma il vento è da pocoo cambiato. Stavolta, si parla di un rincaro su Model 3 e Model Y, intorno ai 300 dollari come media (corrispondenti ai nostri 270 euro attuali). La manovra messa in atto dalla compagnia interessa diversi territori, vale a dire la Cina, il Giappone, il Canada e, soprattutto, gli Stati Uniti.

Cambio di piani

Negli States, Paese dove si trova la sede dell’azienda, il trend è, a onor del vero, già cambiato rispetto al passato, con il secondo rialzo consecutivo in nemmeno due settimane. Scendendo nei dettagli della manovra attuata da Elon Musk, fondatore e numero uno della Tesla, è previsto un incremento di 250 dollari per ambedue i modelli. Di importo maggiore sono, invece, quelli in Cina e in Canada, dove sono stati, rispettivamente, pari a 2 mila yuan (289,39 dollari) e 300 dollari. Per quanto riguarda quest’ultima, la manovra fa esclusivo riferimento alle varianti Performance.

Chiudendo con il il Giappone, la revisione dei prezzi, ammontante a 37 mila yen (269 dollari) attiene esclusivamente alla proposta entry-level della Model 3. La decisione assunta dal marchio serve a dare nuova linfa vitale alle casse societarie, dopo aver concluso il primo trimestre del 2023 con un pesante calo di redditività, in confronto al 2022. Il modo di fare impresa della Tesla ha ricevuto diverse critiche, anche da figure eccellenti, tra cui Carlos Tavares. Il numero uno del gruppo Stellantis ha categoricamente smentito l’ipotesi di seguirne le orme, giudicando il paradigma non sostenibile e proficuo.

Leggi anche

Dominio europeo nel 2022: Ferrari e Tesla in testa alla redditività