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Auto elettriche, la diffusione diventa un problema in Norvegia: buco fiscale da quasi 2 miliardi
L’ampia diffusione di auto elettriche sta arrecando seri disagi alla Norvegia, con un buco fiscale di quasi 2 miliardi di euro.
I vantaggi delle auto elettriche sono talmente risaputi che, almeno per una volta, eviteremo di soffermarci a riguardo. In termini di consumi e (soprattutto) emissioni non c’è praticamente storia con le rivali a combustione interna. Tuttavia, poiché il rovescio della medaglia esiste sempre, la diffusione del “green” rischia di comportare dei problemi alle casse erariali.
La storia arriva dalla Norvegia, uno degli esempi più virtuosi in termini di supporto alle auto elettriche. Secondo l’ultimo governo di centrodestra (sostituito a ottobre dal gruppo di centrosinistra), il dominio del comparto “alla spina” avrebbe, infatti, scaturito una riduzione dei benefici fiscali pari a 19,2 miliardi di corone norvegesi, l’equivalente di 1,92 miliardi di euro al cambio attuale.
Pertanto, alle autorità del Paese scandinavo si profila un compito davvero delicato: rendere sostenibile un nuovo archetipo di mobilità, meno gravoso per l’ecosistema, ma non a discapito della solidità finanziaria di un intero Stato. Qualora le manovre dell’esecutivo diano gli esiti sperati, si tratterà senz’altro di un caso di studio davvero interessante, a cui ispirarsi per scongiurare simili disagi.
Effetto boomerang
Quanto ha finito per crearsi dipende proprio dalle politiche assunte dal governo nazionale. Difatti, Oslo ha introdotto parecchie agevolazioni, in virtù delle quali le auto elettriche hanno finito per detenere oltre il 70 per cento della complessiva quota mercato. I contribuenti non versano l’Iva o qualsiasi genere di tassa sull’acquisto di Ev e, al tempo stesso, traggono beneficio dagli incentivi stanziati. Ad esempio, non sono tenuti a pagare parcheggi e pedaggi, inoltre sono perfino autorizzati a impiegare le corse destinate ai mezzi di trasporto pubblico.
Per fronteggiare la crisi e riportare la situazione alla normalità le istituzioni governative stanno riflettendo se sia o meno opportuno eliminare ulteriori esenzioni, dopo la cancellazione di quella sui pedaggi accaduta nel 2017 e di rivedere profondamente il sistema tributario.
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