BYD Destroyer 07: l’ibrida plug-in da 200 km di autonomia

Al Salone di Shanghai 2023 ha debuttato il concept BYD Destroyer, un’ibrida plug-in che combina il meglio di termico ed elettrico.

Nella transizione verso l’elettrificazione pura delle auto in circolazione, le ibride plug-in si collocano esattamente a metà. Specie in alcuni territori, tipo la nostra penisola, rappresentano un viatico verso le forme di mobilità a zero emissioni. La carenza delle infrastrutture, oltre ai dubbi, talvolta fondati, espressi dai conducenti, lo rendono una forma adeguata a superare le sfide perseguite dagli enti sovranazionali. A ogni modo, ciò non impedisce anche alla Cina, il Paese più attivo sul fronte degli EV, di immettere sul mercato delle rappresentanti del genere. Vi ha appena provveduto la BYD con la berlina Destroyer 07, svelata ai visitatori del Salone di Shanghai 2023, che si sta tenendo proprio in questi giorni.

La vettura consiste, al momento, in un concept, tuttavia le forme conferite, non troppo sperimentali, lasciano presagire un approdo nelle concessionarie in futuro. Lunga 489 cm, larga 189 cm, alta 149 cm e con passo di 2,9 m, l’esemplare ha il merito di combinare i pregi principali delle unità endotermiche e a batteria. Finora, i portavoce ufficiali hanno concesso soltanto pochi dettagli circa il comparto tecnico. Ma non si sono trattenuti dal rivelare l’autonomia: 200 km o, nell’entry level, da 121 km. Inoltre, hanno comunicato l’adozione di un motore benzina da 1.5 litri, in versione aspirata o turbo, e la capacità delle batterie.

Gli esterni richiamano la Seal

Il colpo d’occhio richiama in maniera piuttosto evidente la berlina bev Seal, contraddistinto da tratti eleganti e altri meno. Armonia e muscolosità si fondono in un unico corpo vettura, per impensierire i colossi del Vecchio Continente, Volkswagen in primis. Su quanto costerà vige il riserbo assoluto. Stando alle voci di corridoio, il listino prezzi partirà da 199.800 Yuan (circa 26.500 euro al tasso di cambio attuale), con le consegne previste nel secondo semestre dell’anno in corso. Resta da stabilire se arriverà fino in Europa.

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