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Mobilità elettrica, Eni: oltre 31 mila stazioni di ricarica entro il 2030
Con la costituzione di Plenitude, il gruppo Eni punta a superare i 31 mila punti di ricarica per la mobilità elettrica.
Per supportare i piani varati relativi alle fonti non impattanti sull’ecosistema, i canali di mobilità elettrica e l’erogazione di energia, il gruppo Eni dà vita a una nuova società: Plenitude. Il management mira a sfondare, entro il 2030, il muro dei 31 mila punti di ricarica nel Vecchio Continente, più specificamente in Italia, Francia, Spagna, Germania, Austria, Svizzera e Slovenia.
La realtà appena costituita, Plenitude, verrà quotata nel mercato borsistico lungo il 2022, mediante il collocamento di una parte (ancora da definire con esattezza) del 20 o del 30 per cento del capitale. Già ora occupa la seconda piazza nel comparto degli operatori di colonnine attive nel Belpaese grazie a circa 6.500 stazioni, di cui più di 5 mila in virtù dell’assorbimento di Be Power.
Eppure, i traguardi tagliati non soddisfano i vertici aziendali, che mirano a una espansione rapida della rete tramite l’allestimento, in territori già garantiti e nuovi, di ulteriori stalli: l’impresa ha dato il via ai lavori o ha ricevuto le autorizzazioni per costruire altri 6.500 punti in Italia. A livello complessivo, Plenitude ha in serbo la realizzazione di circa 21 mila unità nell’arco del prossimo quadriennio, così da salire a un totale di 27 mila nel 2025.
Sinergie strategiche
Al fine di ampliare il network, che concerne stazioni fast e ultra-fast e prese a corrente continua e alternata, sarà destinato un investimento intorno ai 350 milioni di euro e si potrà fare leva sugli attuali centri di rifornimento Eni e su sinergie commerciali di natura strategica con le seguenti entità: Audi Zentrum, Autostrade per l’Italia, Bennet, Bricoman, Carrefour, Cooltra, Coop, Eataly, Europ Assistance, Ferrovie Nord, GrandiStazioni (gruppo FS), Humanitas, Hyundai, Leasys, McDonalds, Poste Italiane, SkyWay Monte Bianco, Sicyly by Car, Stellantis, Volkswagen.
Sotto il profilo economico, Plenitude ha intenzione di incrementare, dai 53 milioni di euro previsti nel 2021 a 600 milioni nel 2025 i ricavi prodotti dall’impegno nella mobilità elettrica e il margine operativo lordo da -12 milioni a 100 milioni.
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