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Ferrari, Vigna: “con gli e-fuel più libertà produttiva”
Benedetto Vigna, amministratore delegato della Ferrari, accoglie in termini favorevoli il “sì” della Ue agli e-fuel per il post 2035.
Alla fine, la Commissione Europea è dovuta scendere a compromessi per il bando delle auto endotermiche. Dopo il muro eretto dalla Germania, le istituzioni sovranazionali hanno dovuto accettare gli e-fuel. E Ferrari accoglie in termini favorevoli la svolta. Durante un incontro organizzato dall’agenzia di stampa Reuters, l’amministratore delegato della Casa di Maranello, Benedetto Vigna, ha sottolineato come la possibile novità darebbe “una maggiore libertà nello schema di produzione”. Ad avviso del top manager gli e-fuel scenderanno di prezzo in futuro, ma la svolta non andrà a inficiare sui piani della Rossa. La gamma verrà elettrificata, in segno di risposta alla nuova era automobilistica.
La prima (elettrica) della specie
Arriviamo, quindi, alla prima Ferrari elettrica. La data di uscita è fissata al 2025 e per Vigna varrà la pena attenderla: “Sarà un’auto unica, ma mantenere il segreto sulla prima elettrica fa parte della ricetta”. Insomma, preferisce tenere le carte coperte e chissà ancora per quanto. La compagnia non vuole aiutare la concorrenza, mostrando in anticipo le soluzioni tecniche sviluppate. A giudicare dai soliti standard qualitativi, ai quali il pubblico è abituato, ne vedremo delle belle.
Il passaggio alla mobilità a basse e zero emissioni avverrà attraverso una serie di step graduali. Un processo piuttosto ben avviato, con due plug-in hybrid già presenti in listino, quali la SF90 Stradale e la 296 GTB. Così come la Purosangue, la prima ‘sportiva a ruote alte’ del marchio emiliano (il Centro Stile non vuol proprio sentir parlare di suv) ha creato un precedente storico, la bev ne stabilirà un altro. Entro la fine del decennio l’80 per cento della produzione complessiva annua sarà composta da ibride ed elettriche, mentre il restante 20 per cento sarà costituito da vetture con unità endotermica.
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