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Mercato auto Europa 2022: un altro anno in calo
Dopo un 2021 opaco, il mercato auto Europa 2022 chiude con l’ennesima flessione, dalle dimensioni ancora più rilevanti.
Il mercato auto Europa chiude il 2022 in calo rispetto all’anno precedente. Non sono serviti a salvare la situazione i dati positivi registrati nell’ultimo quadrimestre. È quanto emerge dai dati Acea (Associazione europea dei costruttori), secondo cui il totale delle immatricolazioni è stato pari a 11.286.939, prendendo a riferimento i Paesi Ue, Efta e del Regno Unito. Il 4,1 per cento in meno rispetto al 2021 che, a onor del vero, non era stato granché felice, essendo passato agli archivi con un meno 1,5 per cento in confronto al 2020.
Flessione ulteriore da attribuire, soprattutto, alla famigerata crisi dei microchip. L’incapacità di soddisfare a pieno la domanda ha avuto un impatto rilevante nelle operazioni concluse. A causa dei lunghi tempi di attesa previsti, una grossa fetta di pubblico ha scelto l’usato. L’inversione di tendenza degli ultimi quattro mesi è figlia del basso metro di paragone, sicché verso la fine del 2021 si è cominciata ad accusare la scarsità dei microchip.
Tra i major markets, l’unico a segnare segno positivo è la Germania, con un più 1,1 per cento, seguita dal Regno Unito (meno 2 per cento), dalla Spagna (meno 5,4 per cento), dalla Francia (meno 7,8 per cento) e dall’Italia (meno 9,7 per cento), fanalino di coda.
Volkswagen prima forza
Il gruppo numero uno si conferma essere Volkswagen, con 2.789.828 immatricolazioni, pari a un meno 5,7 per cento in confronto al 2021. Chiude seconda Stellantis, con 2.052.543 targhe e un meno 13,7 per cento. Quindi, troviamo il gruppo Renault, con 1.061.560 veicoli e un meno 2,9 per cento. Di poco distante Hyundai/Kia, prima delle asiatiche, con 1.060.989 registrazioni e un più 4,2 per cento nei dodici mesi.
Il gruppo Toyota totalizza 805.952 unità piazzate e un più 6 per cento. Si è mantenuta grossomodo sugli stessi valori la Ford, con 516.614 esemplari e un meno 0,3 per cento. Subiscono un forte ridimensionamento la Volvo, con 222.081 e un meno 13 per cento, e, ancor più, la Jaguar Land Rover, con 119.861 e un meno 20 per cento.
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