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Taglio delle accise: proroga a rischio
Il taglio delle accise sarà confermato nel 2023? La nuova Legge di Bilancio non ne fa menzione e gli ultimi segnali sono poco incoraggianti.
Per il rotto della cuffia il Governo italiano ha approvato la legge finanziaria 2023, contenente buone e cattive notizie. Partendo dalle prime, il tanto temuto rincaro delle multe (in linea con l’indice Istat) non avrà luogo e i seggiolini costeranno pure meno. Il motivo? Il sensibile decremento dell’IVA, che dal 22 scenderà fino al 5 per cento. Ora veniamo alla nota dolente, che potrebbe togliere il sonno agli automobilisti: il taglio delle accise su benzina e diesel.
Ora, che la Legge di Bilancio 2023 (la quale ha validità annuale) toccasse il tema sarebbe stato a dir poco sorprendente. Impegnarsi per un intero anno, all’oscuro di quali saranno le oscillazioni dei prezzi nei mesi a venire, significava sobbarcarsi una spesa troppo ingente. La situazione andrebbe monitorata giorno per giorno, anche perché la pace tra Russia e Ucraina sembra ancora lontana. Tuttavia, fin qui il taglio delle accise è stato autorizzato da appositi decreti.
L’ultimo scadrà domani, il 31 dicembre, e non ci sono voci sull’ennesima proroga. Allo stato attuale, dal 1° gennaio del 2023 lo sconto di 18 centesimi al litro non sarà più accordato e, dunque, toccherà corrisponderà la cifra piena. Ora, i moti di protesta dei guidatori magari contribuiranno a smuovere la situazione, tuttavia le accise costituiscono una fonte importante di entrata; perciò il taglio non appare poi tanto scontato.
Prezzi in calo
Quantomeno, sulla base delle rilevazioni condivise da Quotidiano Energia, i prezzi medi hanno toccato il minimo da un po’ di tempo a questa parte. L’embargo al greggio russo e il calo delle quotazioni del petrolio non sembrano aver sortito ripercussioni sul mercato internazionale. Nessuno scenario deve comunque essere escluso a priori, sicché ci troviamo in un periodo caratterizzato da una forte instabilità.
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