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Crisi semiconduttori: prodotte 4,5 mln di auto in meno nel 2022
La crisi dei semiconduttori ha influito in misura determinante pure sull’attività produttiva del 2022 nel ramo automotive.
La crisi dei semiconduttori ha avuto degli strascichi pesanti sul settore automotive per il terzo anno consecutivo. Secondo quanto riferisce la società americana Auto Forecast Solutions (AFS), la produzione di auto è calata di ulteriori 4,5 milioni di unità, sempre per il solito problema. Una flessione che, se non altro, risulta ben inferiore al passivo del 2021, quando la Alix Partner conteggiò una “perdita” di 7,7 milioni di esemplari. Comunque, la luce in fondo al tunnel si fatica a scorgere, date, oltretutto, le previsioni per il prossimo anno. Stando al numero uno di AFS, Joseph McCabe, dalle catene di montaggio usciranno altre 3 milioni di vetture in meno.
Un continuo peggioramento determinato dallo scoppio dell’emergenza sanitaria, con le conseguenti misure restrittive emanate dai Governi. Per contenere i contagi, il mondo occidentale ha fermato la regolare attività delle varie aziende. A rimetterci è stata la popolazione comune, con meno turni di lavoro in fabbrica.
In concomitanza, gli operatori della filiera automotive hanno preferito destinare i microchip ai modelli più redditizi. E, per dirla tutta, nemmeno le proposte di alta gamma sono esenti da difetti, tanto che le Case si riservano il diritto di apportare degli aggiornamenti in futuro.
Il “passivo” dei colossi europei e americani
Il report redatto e pubblicato da AFS conferma che ad averne pagato dazio sono state principalmente le realtà europee e americane. Stellantis, il conglomerato italo francese nato nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot Groupe, avrebbe dovuto sostenere una perdita produttiva di quasi 1,5 milioni di macchine, seguita da General Motors con quasi 1,3 milioni e Ford con circa 800 mila.
Comunque, intorno alla soglia degli 800 mila si attesta pure il colosso nipponico Toyota, mentre il gruppo Volkswagen avrebbe, almeno in modo parziale, limitato l’impatto. I volumi sono considerati “non più recuperabili”.
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