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Multe più care in base al reddito: l’idea del viceministro Bignami
Il viceministro ai trasporti, Galeazzo Bignami, paventa un sistema di multe basato sul reddito percepito dal trasgressore.
Tanto più guadagni, tanto più care saranno le multe. Fin qui si tratta giusto di una suggestione, comunque sufficiente a destare clamore tra i conducenti italiani, visto che ad avanzare l’idea è una figura di primo piano della nostra classe politica. La proposta potrebbe trovare concretizzazione nel Codice della Strada anche in tempi piuttosto ristretti.
I casi di incidente stradale, provocati da conducenti dallo stato alterato da alcool o droghe, fa suonare l’allarme. Durante la presentazione del report sulla sicurezza stradale di Dekra, è intervenuto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Il numero uno leghista ha paventato il ritiro della patente a vita per i responsabili. Dopo aver prestato ascolto alle associazioni delle vittime della strada, pensa ci sia un bivio: il primo porta alla sospensione della patente per due o tre anni, il secondo conduce, appunto, al ritiro della licenza di guida.
Le norme contenute nel Codice della Strada risalgono a 30 anni fa e, nonostante le correzioni apportate nel tempo, il sistema avrebbe smesso di essere all’avanguardia. Gli ultimi numeri invitano poi a una riflessione sul meccanismo a punti della patente, sicché il 98 per cento degli italiani ha oltre 20 punti. Ma ciò non significa che siano più previdenti e responsabili: i casi di cronaca lo testimonierebbero.
In programma un approfondimento specifico
Dal canto suo, il viceministro Galeazzo Bignami, anch’egli presente all’evento, ha ipotizzato un meccanismo di sanzioni correlato al reddito del trasgressore.: “Nell’ambito della revisione del codice della strada che Salvini ha annunciato – ha anticipato – svolgeremo un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni, perché se la sanzione ha evidentemente una natura anche afflittiva, una persona che ha un reddito più elevato può evidentemente essere afflitta da un punto di vista di contrasto ai fenomeni di sicurezza stradale con una sanzione più elevata”.
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