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Monopattini elettrici: al via da oggi le nuove regole
A partire da oggi, venerdì 30 settembre 2022, scattano le nuove regole che disciplinano l’uso dei monopattini elettrici.
A partire da oggi, venerdì 30 settembre 2022, entra in vigore la nuova disciplina per i monopattini elettrici. Difatti, nel caso dei nuovi modelli scatta l’obbligo di disporre del doppio freno e di frecce.
“Il presente decreto entra in vigore il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana – si legge nel documento –. Esso si applica obbligatoriamente a tutti i monopattini elettrici nuovi commercializzati in Italia dal 30 settembre 2022”.
Tuttavia, vi sono delle novità inerenti agli esemplari in circolazione, per cui mettersi in regola entro il 1° gennaio 2024. “I monopattini elettrici già in circolazione in Italia prima del 30 settembre 2022 – prosegue il testo – dovranno essere adeguati, per quanto riguarda la presenza degli indicatori di svolta e dell’impianto frenante su entrambe le ruote, entro il 1° gennaio 2024, ai sensi dell’art. 1 comma 75-bis della legge n. 160 del 27 dicembre 2019”.
Servirà un kit apposito
Per mettersi in regola, i proprietari dei monopattini elettrici dovranno ricorrere a un kit apposito: “In tal caso è fatto obbligo agli utilizzatori di conformarsi alle suddette prescrizioni, utilizzando kit appositamente previsti per il proprio monopattino. I suddetti kit dovranno garantire il mantenimento della conformità alla direttiva n. 2006/42/CE a cui i monopattini elettrici devono essere rispondenti”.
Scendiamo nel dettaglio sulle nuove direttive tecniche entrate in vigore a partire da oggi. In primo luogo, il sistema frenante dovrà agire su entrambe le ruote, allo scopo di assicurare una maggiore sicurezza. “I monopattini elettrici devono essere dotati di freno su entrambe le ruote – spiega il testo -. Il dispositivo frenante deve essere indipendente per ciascun asse e deve essere tale da agire in maniera pronta ed efficace sulle rispettive ruote. I dispositivi indipendenti di frenatura, l’uno sulla ruota anteriore e l’altro su quella posteriore, possono agire sulla ruota (pneumatico o cerchione) ovvero sul mozzo, ovvero, in generale, sugli organi di trasmissione”. Come già sottolineato il precedenza, i mezzi già in circolazione dovranno adeguarsi alla legislazione entro il primo gennaio del 2024.
Chiudiamo con gli indicatori di direzione, i quali “devono essere di colore giallo ambra. Il lampeggiamento deve avvenire alla frequenza di f = 1,5 ± 0,5 Hz con durata dell’impulso superiore a 0,3 s, misurata al 95 % dell’intensità luminosa massima. Detti indicatori devono essere posti sia in posizione anteriore che posteriore rispetto al conducente e simmetricamente all’asse longitudinale del veicolo, ad una altezza compresa tra un minimo di 150 mm ed un massimo di 1400 mm da terra.
Nel caso in cui vengano posizionati in modo tale da essere visibili sia anteriormente sia posteriormente (ad esempio sul manubrio) sono sufficienti solo due indicatori di svolta. Le altre caratteristiche degli indicatori di svolta devono essere conformi a quanto prescritto per le luci posteriori dei velocipedi dall’art. 224 del regolamento di attuazione al nuovo codice della strada ma con un’intensità della luce emessa non inferiore a 0,3 candele nell’applicazione del comma 5 dell’art. 224”.
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