Sport
Villeneuve, su Schumacher: “Michael non ne sarebbe felice”

L’ex campione del mondo del 1997 ritiene che Michael Schumacher non avrebbe provato gioia per un eventuale ottavo titolo di Lewis Hamilton, nemmeno se conquistato con la Ferrari.
Ci sono rivalità che segnano lo sport e non smettono mai di far parlare, anche a distanza di decenni. Quella tra Jacques Villeneuve e Michael Schumacher è una di queste: un duello epico, fatto di sorpassi al limite, polemiche e un incidente a Jerez nel ’97 che ha consegnato il titolo al canadese e macchiato la carriera del tedesco. Erano gli anni d’oro della Formula 1, con Villeneuve, talento puro e figlio del mito Gilles, contro Schumacher, il calcolatore disposto a spingersi oltre ogni confine pur di vincere. Oggi, a quasi trent’anni da quei giorni, Villeneuve è tornato a parlare del suo vecchio rivale in un’intervista che sta facendo discutere. E le sue parole, come sempre, non lasciano indifferenti.
“Non ci parlavamo, ma poi è cambiato”
Jacques non usa giri di parole quando ricorda i tempi della loro lotta in pista. “Tra me e Michael non c’era nessun rapporto”, ha raccontato a yaysweepstakes.com, con quel tono schietto che lo ha sempre contraddistinto. Ai tempi, la tensione era palpabile: due galli nello stesso pollaio, zero spazio per convenevoli. Ma qualcosa, secondo lui, è cambiato quando Schumacher è tornato al volante con la Mercedes, nel 2010. “L’ho visto più rilassato, si godeva di più le corse”, ha detto Villeneuve. Dopo una pausa dal circus, il tedesco sembrava aver ritrovato un lato più umano, forse meno ossessionato dalla vittoria a tutti i costi. È un’immagine che stride con lo Schumacher degli anni ’90, ma che il canadese dipinge con un pizzico di nostalgia, quasi a voler chiudere un cerchio.
L’orgoglio dei record e un pensiero su Hamilton
E poi c’è la questione dei numeri, quel terreno su cui Schumacher ha costruito la sua leggenda. Sette titoli mondiali, un record che ora condivide con Lewis Hamilton. “A Michael non piacerebbe vedere qualcuno superarlo”, ha buttato lì Villeneuve, con un mezzo sorriso. L’idea che Hamilton possa prendersi l’ottavo titolo, magari al volante della Ferrari, stuzzica il canadese: sa bene quanto conti l’ego per un pilota del loro calibro. È una stoccata velata, ma anche un omaggio a un avversario che, nel bene e nel male, ha segnato la sua carriera. Le parole di Villeneuve ci riportano a un’epoca di emozioni forti, dimostrando che certe rivalità, anche se ammorbidite dal tempo, restano scolpite nella storia della Formula 1.

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