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Verstappen a un passo da una clamorosa squalifica
Il campione olandese ha vissuto con frustrazione il GP di Spagna, ma il suo comportamento in pista rischia di avere delle ripercussioni sul Mondiale.
Il Gran Premio di Spagna ha rappresentato un vero incubo per Max Verstappen, che, nonostante fosse partito dalla terza posizione, ha raccolto solo un punto nella lotta per il campionato mondiale. A preoccupare, però, non è tanto il distacco dalle McLaren, che sembra crescere costantemente, quanto il serio rischio di una possibile squalifica per l’olandese. La gara a Barcellona si è conclusa con un cocktail di sfortune, errori di strategia e incidenti che potrebbero segnare la sua stagione. Ma cosa è successo esattamente alla Red Bull di Verstappen in Spagna?
Strategia sbagliata e l’ingresso della Safety Car
Verstappen ha mostrato subito il suo talento, superando senza difficoltà Lando Norris in partenza, ma il passo delle McLaren si è rivelato troppo veloce. La Red Bull, cercando di recuperare terreno, ha optato per una strategia aggressiva con tre pit stop, che sono poi diventati quattro. Nonostante un buon primo pit stop, l’ingresso della Safety Car, causato dal ritiro della Mercedes di Andrea Kimi Antonelli, ha stravolto i piani della squadra.
Con tutti i top team che hanno deciso di fermarsi nuovamente ai box, la Red Bull ha montato gomme hard, una scelta rischiosa considerando che quella mescola aveva creato difficoltà nel riscaldarla. Il sovrasterzo alla ripartenza ha messo Max in difficoltà, permettendo a Charles Leclerc di superarlo.
Il contatto con Russell e la penalità
La situazione di Verstappen è degenerata ulteriormente quando, pochi giri dopo, George Russell ha tentato un sorpasso su di lui in curva 1. Il contatto tra le due vetture ha causato la perdita di controllo della Mercedes di Russell, mentre Verstappen è stato costretto a tagliare la chicane. Da regolamento, chi esce di pista deve restituire la posizione, ma Max ha cercato di gestire “con astuzia” la situazione. Due giri dopo, ha lasciato sfilare Russell per poi tentare subito il sorpasso, ma un nuovo contatto tra i due ha portato la direzione gara a infliggere una penalità di dieci secondi a Verstappen. La sua posizione finale è stata la decima, guadagnando solo un punto pesante per il campionato.
La squalifica in agguato
Oltre alla penalità, l’incidente con Russell ha avuto anche ripercussioni sulla superlicenza di Verstappen. Dopo nove gare, l’olandese è già a quota undici punti sulla patente, e con solo un punto in più, rischierebbe la squalifica per un intero weekend di gara. Un passo falso in Canada o in Austria potrebbe costargli caro, e Verstappen dovrà prestare molta attenzione nei prossimi appuntamenti, per evitare di compromettere ulteriormente la sua stagione. Il quattro volte campione del mondo ha già fatto mea culpa per l’incidente, dichiarando pubblicamente di essere frustrato dalla strategia e dalle difficoltà avute durante la gara.
Alla Red Bull serve un cambio di passo
L’incidente spagnolo è stato una serie di errori che si sono sommati, mettendo a rischio non solo il campionato di Verstappen, ma anche la sua stessa partecipazione alle gare future. La Red Bull, pur non facendo autocritica, ha espresso la propria frustrazione per le difficoltà incontrate durante la gara, ma ha promesso di lavorare sodo per tornare più forti nei prossimi Gran Premi. Max, dal canto suo, è consapevole delle difficoltà e, sebbene abbia chiesto scusa a Russell, è chiaro che la stagione 2025 potrebbe riservare sorprese inaspettate.
E con le McLaren che prendono il volo, le possibilità reali di competere per il Mondiale piloti per Verstappen si riducono, gara dopo gara. A meno che ulteriori sviluppi alla sua Red Bull non gli consentano di essere più competitivo. Intanto il Mondiale Costruttori è già quasi del tutto compromesso, anche perchè l’apporto del compagno di scuderia di turno, prima Dawson ora Tsunoda, rasenta lo zero.
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