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Spavento in MotoGP: l’allarme fa tremare il circus

Paura per quello che potrebbe accadere l’anno prossimo in MotoGP, il rischio che non si adatti è davvero realistico.
Il mondo della MotoGP è davvero competitivo e non basta certo saper spingere una motocicletta ad alte velocità per essere sicuri di poter anche guidare in questo campionato. Per questo motivo i piloti sportivi vanno incontro ad una preparazione fisica e atletica importante in modo da poter controllare al meglio le loro due ruote in ogni condizione.
Passare da un altro tipo di sport alla MotoGP quindi non è un percorso facile o immediato e, anzi, richiede una certa cautela. Il rischio è quello di non riuscire ad adattarsi ad una sfida molto più impegnativa di quanto molti di noi credono possa essere. Perfino per un ragazzo molto promettente che ha fatto del motociclismo sportivo la sua fede potrebbe diventare un vero incubo.
A pensarla così è un pilota che ha fatto il percorso esattamente inverso: Danilo Petrucci, pilota che ha esordito prima in MotoGP e che poi si è spostato nel campionato Superbike che si distingue dall’altra competizione per l’utilizzo di motociclette derivate da modelli prodotti in serie ha parlato concretamente dei rischi che corre una squadra per il prossimo anno.
Sfida da battere per pilota e team
La squadra Pramac ha affrontato tanti cambiamenti negli ultimi anni: questa è la prima stagione in cui si è affidata a motociclette Yamaha dopo contrasti che l’hanno allontanata da Ducati secondo molti legati al passaggio di Marc Marquez in Ducati Lenovo alla fine della stagione. Un nuovo cambiamento arriva dal nuovo innesto del team, attivo a partire dal prossimo anno.

A partire dal 2026, Petrucci andrà a rimpiazzare in SBK il giovane Toprak Razgatlioglu, talento turco passato proprio alla squadra di MotoGP a cui ha voluto dare qualche consiglio amichevole: “Farà un po’ fatica ad adattarsi all’inizio: le moto sono molto diverse e le prime gare saranno difficili per lui. Le gomme Michelin e il telaio da Gran Premio sono molto rigidi”, l’analisi di Petrucci che comunque si dice certo che Toprak sia all’altezza della sfida.
Un’altra importante modifica allo stile di guida che il pilota ex BMW dovrà apportare riguarda la frenata: “Non funzionerà su una MotoGP, dovrà adattare un po’ le sue manovre. Raramente si sente la ruota anteriore”, l’analisi del pilota 34enne che ha provato entrambe le categorie in carriera. Adattarsi alla MotoGP non sarà uno scherzo per Razgatlioglu che potrebbe avere qualche problema ad inizio anno; vedremo come si saprà muovere.
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