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Ralf Schumacher si scaglia contro la Ferrari: “Ci saranno conseguenze”

Weekend da incubo per la Ferrari al GP di Cina: doppia squalifica, prestazioni deludenti e frizioni interne. A Suzuka serve un cambio di rotta deciso.
Sono passate all’archivio solo due gare del lungo Mondiale 2025 di Formula 1, ma pare che sia già ora di processi per la Ferrari. Prima l’esordio deludente in Australia, poi l’illusione della vittoria nella Sprint di Shangai, per finire con la nuova insufficiente prestazione nel Gran Premio cinese, condito con il finale imbarazzante della doppia squalifica delle due SF25. Ralf Schumacher non le manda a dire e commenta aspramente la gestione della Scuderia, mentre Lewis Hamilton comincia a mostrarsi insofferente.
Weekend nero a Shanghai: dalla Sprint alla doppia squalifica
Il Gran Premio della Cina si è trasformato da occasione di rilancio a disastro sportivo e mediatico per la Ferrari. Dopo la vittoria nella Sprint Race di Lewis Hamilton, il sabato sembrava promettere bene, ma già nelle qualifiche la terza fila ha raffreddato gli entusiasmi. In gara, i due piloti hanno chiuso solo quinto e sesto, prima della clamorosa doppia squalifica per irregolarità tecniche: sottopeso sulla vettura di Leclerc, e usura eccessiva del fondo sulla monoposto di Hamilton.
«Non si era mai visto che entrambe le Rosse venissero squalificate in un GP», un colpo durissimo all’immagine del Cavallino Rampante. Un mese dopo l’entusiasmo della presentazione della SF-25, l’umore in casa Ferrari è di nuovo precipitato.
Critiche interne e tensioni tra i piloti: parla Ralf Schumacher
Intervenuto a Sky Deutschland, Ralf Schumacher non ha usato mezzi termini: «Ora non si lascerà nulla di intentato. Sabato erano veloci, domenica erano lenti e squalificati. E volevano lottare per il mondiale: non va affatto bene». Il tedesco ha puntato il dito contro quella che ha definito «incompetenza Ferrari», sottolineando anche il vantaggio irregolare che Leclerc avrebbe avuto correndo con 2-2,5 kg in meno. Le tensioni non riguardano solo l’aspetto tecnico.
Dopo la gara, Hamilton ha lasciato intendere che le modifiche alla vettura – testate in Bahrain solo da Leclerc – fossero un errore, segnando una possibile spaccatura: «Quelle soluzioni erano sbagliate. E io non le avevo approvate». Il sette volte campione del mondo sembra poco incline ad accettare decisioni non condivise, e la situazione potrebbe richiedere una scelta di campo netta all’interno del team.

Gestione squadra e strategie da rivedere: ora serve reazione a Suzuka
Oltre alla confusione tecnica e al deterioramento dei rapporti tra i piloti, a Shanghai è mancata anche la lucidità strategica. Durante la corsa, Hamilton si era reso disponibile a far passare Leclerc, allora più veloce, per attaccare George Russell. Tuttavia, una volta fallito il tentativo, la Ferrari non gli ha restituito la posizione, ignorando una prassi consolidata in situazioni simili.
Un dettaglio che alimenta l’impressione di un team privo di coordinamento interno e in difficoltà nel gestire la complessità della SF-25. Ora gli uomini di Frederic Vasseur sono chiamati a dare risposte immediate: il Gran Premio del Giappone a Suzuka, in programma il primo weekend di aprile, sarà il banco di prova decisivo. «Serve un cambio di passo, e va messo sull’asfalto», è l’appello che si leva dagli ambienti vicini alla scuderia.
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