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MotoGP, ora è tutto finito. Il sogno del team si è infranto

Non vedremo questa storica scuderia in MotoGP quando avremmo voluto. L’annuncio fa scorrere lacrime a fiotti.
Il futuro di BMW nel mondo delle competizioni motociclistiche è avvolto da dubbi e scelte strategiche complesse, sia per quanto riguarda la Superbike che la possibile entrata in MotoGP. Mentre il 2027 avrebbe dovuto rappresentare un anno chiave per il marchio tedesco in MotoGP, le ultime dichiarazioni ufficiali e le dinamiche in corso indicano un percorso più incerto e dilazionato nel tempo.
L’attesissimo ingresso di BMW in MotoGP non si concretizzerà nel 2027, anno in cui entrerà in vigore un nuovo regolamento tecnico potenzialmente favorevole a nuovi costruttori. Markus Flasch, CEO di BMW Motorrad, ha chiarito in un’intervista rilasciata a Australian Motor Cycle News che la casa bavarese non ha ancora definito una posizione definitiva riguardo alla partecipazione al massimo campionato motociclistico: «La questione MotoGP è oggetto di discussione da tempo, ma non abbiamo ancora preso una decisione strategica definitiva. Prima si definirà la strategia, poi si pianificherà il percorso tecnico. Il 2027 non è assolutamente realizzabile per noi».
Questa presa di posizione esclude la partecipazione di BMW alla MotoGP nel 2027, ma lascia aperta la porta a un possibile debutto nel 2028. Flasch ha inoltre ribadito che la casa sta valutando diverse opzioni nel motorsport: «La MotoGP è una possibilità, ma anche l’off-road e la Superbike sono aree su cui stiamo lavorando. La Superbike, in particolare, è un campionato molto europeo, ma non da sottovalutare». Il quadro, quindi, resta in evoluzione e BMW intende prendersi ancora qualche mese per definire i suoi piani.
La Superbike senza Toprak Razgatlioglu: una nuova sfida per BMW
Parallelamente al dibattito sulla MotoGP, BMW deve affrontare un’importante questione anche in Superbike: la sostituzione di Toprak Razgatlioglu, che nel 2026 passerà alla top class con il team Prima Pramac Yamaha. La perdita di un campione di questo calibro rappresenta un nodo cruciale per la casa di Monaco, che al momento non ha ancora ufficializzato il nome del sostituto.
Dopo il tentativo fallito di ingaggiare Nicolò Bulega, l’attenzione si è spostata su altri potenziali candidati. Tra i nomi emersi spiccano quelli di Aron Canet, attualmente secondo nella classifica del Mondiale Moto2 con il team Fantic Racing, e piloti esperti come Danilo Petrucci, Alvaro Bautista e Jack Miller, tutti con un curriculum di alto livello. La scelta sarà cruciale, anche perché BMW potrebbe dover gestire la disponibilità di due moto M 1000 RR, considerando che il rinnovo con Michael van der Mark non è ancora certo.
Un ulteriore elemento di complessità è rappresentato dalla fine del contratto con la Shaun Muir Racing, il team con cui BMW collabora nel Mondiale SBK, prevista per il 2026. Questa situazione potrebbe portare a un cambio di strategie organizzative e a una ridefinizione della struttura tecnica e gestionale del team.

MotoGP, la BMW non pul farcela… (Reddit.it) – www.Mondo-Motori.it
Il calendario del Mondiale Superbike offre due momenti chiave per l’annuncio di novità importanti sul futuro di BMW: i round di Donington Park dal 11-13 luglio e Balaton Park con le date del 25-27 luglio. È infatti probabile che entro la fine di luglio la casa bavarese fornisca indicazioni più precise riguardo ai piloti e alla struttura per la stagione 2026.
Nel frattempo, tra incertezze e valutazioni strategiche, BMW continua a lavorare per definire il proprio ruolo nel panorama motociclistico mondiale, con l’obiettivo di tornare a essere protagonista sia in pista con la Superbike, sia, eventualmente, nella prestigiosa MotoGP.
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