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Kimi Antonelli, problema con Jannik Sinner: “Volevo conoscerlo, ma…”

In una recente intervista, Kimi Antonelli ammette di aver avuto un problema con Jannik Sinner. Eppure, avrebbe tanto voluto conoscerlo di persona.
Nuove generazioni di atleti italiani vincenti crescono, portando risultati nei rispettivi sport e tracciando un sentiero da seguire o, meglio ancora, seguendo le orme lasciate dai grandi del passato; orme come il modo in cui festeggiava i podi un certo Ayrton Senna, ripreso da un giovane italiano, Kimi Antonelli, che quest’anno a soli 18 anni si è giĂ portato a casa il primo podio della carriera.
Il pilota italiano originario di Bologna è sicuramente un talento che ha bisogno di tempo e pazienza per sbocciare ma possiamo tenerlo d’occhio con attenzione e considerarlo un ragazzo che ha un percorso potenzialmente luminoso davanti a se. E se n’è accorta anche la stampa come Il Corriere della Sera che lo ha recentemente intervistato facendogli tante domande su presente e futuro.
Il paragone tra il campioncino di Mercedes ed un altro giovane che sta raccogliendo grandi successi nella sua disciplina di competenza è immediato. Jannik Sinner, talento del Nord Italia che ha portato a casa il risultato piĂą ambito di tutti: la coppa di Wimbledon, alzata in faccia al rivale Carlos Alcaraz. Ma allora, perchĂ© i due atleti non si sono mai incontrati e non ci sono foto di loro due insieme? Presto detto…
Sinner-Antonelli, un incontro…maledetto!
L’intervista ad Antonelli ha toccato tanti temi interessanti come il rapporto con la fama e il mondo della F1 in generale, la sua reazione con la sua fidanzata Eliska, anche lei impegnata nel campionato di Kart nonostante la giovane etĂ e soprattutto i progetti per il futuro. Ma c’è stata anche la domanda su un mancato incontro tra lui e Sinner di qualche tempo fa.

Alla base di questo “meeting” tra atleti che non c’è mai stato, spiega Antonelli in persona, c’è stato un problema di salute del pilota che ha additato la sfortuna come causa di questa disgraziata coincidenza: “Dovevamo incontrarci lo scorso anno ad Abu Dhabi, ma mi sono ammalato, mannaggia”, afferma il pilota ricordando l’episodio ma senza specificare di che tipo di malanno si sia trattato.
Una buona dose di sfortuna che, comunque, non sminuisce l’ammirazione che Kimi sente verso il collega che invece di una cloche impugna una racchetta da tennis: “Di Jannik mi impressiona la forza mentale durante le partite, magari quando le cose non stanno andando bene. Quante volte ha ribaltato situazioni difficili? Riesce a restare concentrato“, spiega alla stampa. Caratteristiche e qualitĂ che sicuramente, in F1 gli sarebbero molto utili.
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