Sport
Formula E, calendario 2025: Italia fuori dal Mondiale
Esclusione shock dell’Italia dal calendario ufficiale della Formula E della prossima stagione. Ecco cosa c’è dietro questa decisione?
L’annuncio ufficiale della FIA ha confermato che l’Italia non farà parte del calendario del Mondiale di Formula E 2024/2025. Questo segna un momento di riflessione per gli appassionati e gli addetti ai lavori del motorsport italiano, che si interrogano sul futuro del nostro Paese nella categoria full electric.
Numeri non all’altezza
L’ultimo ePrix di Roma, svoltosi nel caldo torrido della Capitale in pieno luglio, è stato inaspettatamente l’ultimo sul circuito dell’EUR. L’abbandono del circuito romano è stato repentino e ha portato a un’ultima gara “di ripiego” nel prestigioso circuito di Misano, nella Motor Valley italiana.
Tuttavia, nonostante gli sforzi, niente ha potuto impedire la completa esclusione dell’Italia dal calendario. Le motivazioni sembrano risiedere principalmente nei numeri poco entusiasmanti del mercato italiano dell’elettrico, che non raggiungono la media europea. Questo è un fattore cruciale per la Formula E, il cui obiettivo è proprio promuovere e sostenere lo sviluppo della mobilità elettrica.
Formula E: il calendario 2024/2025
Il calendario del Mondiale 2024/2025 della Formula E prenderà il via il 7 dicembre in Brasile. Le successive tappe saranno in Messico e in Arabia Saudita a inizio anno. Il quinto appuntamento è ancora da confermare, ma si vocifera che la Thailandia sia la favorita. Ad aprile, la Formula E farà tappa negli Stati Uniti, precisamente a Miami, seguita dalle gare nel Principato di Monaco, in Giappone e in Cina. Il rush finale si svolgerà tra giugno e luglio, con appuntamenti in Indonesia, Germania e Regno Unito.
Un arrivederci o un addio?
Nonostante l’assenza dell’Italia dal calendario del 2024/2025, le fonti ufficiali lasciano aperta la possibilità di un ritorno. Si sta lavorando dietro le quinte per riportare la Formula E nel Bel Paese, forse già dal campionato successivo. Questo periodo di assenza potrebbe essere un’opportunità per l’Italia di riorganizzarsi e rafforzare il proprio impegno verso la mobilità elettrica, rendendosi più appetibile per future edizioni della competizione.
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