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Ferrari, disastro Hamilton: il britannico pensa già al 2026

Non riesce a trovare il giusto feeling con la Ferrari SF-25. Dopo il GP dell’Arabia Saudita, il campione ammette le difficoltà e guarda già al 2026.
Il Gran Premio dell’Arabia Saudita ha confermato le difficoltà di Lewis Hamilton nell’adattarsi alla Ferrari SF-25. Il sette volte campione del mondo ha concluso settimo, senza riuscire a migliorare la posizione di partenza, mentre il compagno di squadra Charles Leclerc ha centrato il primo podio stagionale in gara ‘classica’. Un risultato che evidenzia ancora di più il divario tra i due piloti, con il britannico visibilmente deluso al termine del weekend di Gedda.
“Non mi sono sentito in sintonia con la macchina neppure per un istante”, ha dichiarato Hamilton ai microfoni, aggiungendo provocatoriamente di aver bisogno di “un trapianto di cervello” per adattarsi meglio alla vettura. Parole forti, che fanno emergere tutta la frustrazione per un inizio di stagione ben lontano dalle aspettative.
Il confronto con Leclerc
Il distacco di oltre 30 secondi rimediato in gara da Leclerc ha sollevato dubbi anche tra i giornalisti, che hanno chiesto spiegazioni a Hamilton. “Charles guida questa macchina da molto tempo e la conosce molto bene”, ha sottolineato, ammettendo che “dai dati non emergono differenze sostanziali, ma sono sicuramente più lento in curva”.
Secondo il britannico, le difficoltà risiedono anche negli assetti differenti: “Devo capire se il mio assetto piace alla macchina”, ha dichiarato, riconoscendo il buon lavoro svolto dal lato box del compagno.
Il ferrarista ha anche ribadito un concetto già espresso in passato: l’attuale generazione di vetture ad effetto suolo continua a penalizzarlo. “Questa era per me è la peggiore. Spero che nel 2026, con meno effetto suolo, le cose possano cambiare”.

Una crisi di rendimento?
Il bilancio dopo le prime gare è preoccupante: 66 punti di distacco da Piastri e 14 da Leclerc. Il settimo posto in griglia si è tradotto in un settimo posto sotto la bandiera a scacchi. Hamilton, però, non se la prende con la macchina: “Credo che la macchina sia andata bene, Charles ha fatto un bel lavoro. Non potevo fare meglio nemmeno di un secondo”.
Anche dopo le qualifiche del sabato, il campione di Stevenage aveva anticipato il proprio disagio: “Devo ancora trovare il feeling giusto con questa vettura”. Un’affermazione che suona come un campanello d’allarme per la Ferrari, che ora dovrà lavorare duramente per mettere il suo nuovo pilota di punta nelle condizioni ideali per esprimere il proprio potenziale.
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