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F1, Gran Premio Ungheria 2025: risultato

Norris trionfa con la strategia perfetta, Leclerc crolla dalla pole al 4° posto. Hamilton delude ancora: solo 12°. Alonso e Bortoleto brillano.
Il Gran Premio d’Ungheria 2025, disputato sull’iconico circuito dell’Hungaroring, ha regalato emozioni contrastanti ai tifosi della Formula 1. Se da un lato la McLaren ha confermato la propria supremazia con l’ennesima doppietta stagionale, dall’altro la Ferrari ha vissuto una delle domeniche più amare dell’anno, scivolando dalla pole position conquistata da Charles Leclerc a una prestazione deludente che ha lasciato l’amaro in bocca ai sostenitori del Cavallino Rampante.
Il weekend ungherese rappresentava l’ultima tappa prima della pausa estiva, un appuntamento cruciale per definire gli equilibri in vista della seconda parte della stagione. Le aspettative erano alte, soprattutto dopo le prove libere che avevano mostrato una Ferrari competitiva e un Leclerc in grande spolvero.
Ancora una doppietta McLaren: la quarta di fila
La McLaren ha scritto un’altra pagina di storia nella stagione 2025, conquistando la settima doppietta dell’anno e, soprattutto, la quarta consecutiva. Un dominio che sta caratterizzando questa fase del campionato e che conferma la superiorità tecnica del team di Woking su tutti i fronti.
Lando Norris ha centrato il successo con una strategia brillante, optando per una sola sosta che gli ha permesso di gestire la gara nella fase finale. Il britannico ha dimostrato grande maturità tattica, riuscendo a difendere la prima posizione dal compagno di squadra in un finale thrilling che ha tenuto col fiato sospeso i tifosi.
La prestazione di Oscar Piastri, secondo al traguardo, è stata altrettanto impressionante. L’australiano ha mostrato velocità e costanza per tutto l’arco della gara, confermandosi un pilota di grande valore e un degno compagno di squadra per Norris nella lotta per il titolo costruttori.

Disastro Ferrari: dalla pole al baratro
Se la McLaren ha vissuto un weekend da sogno, per la Ferrari si è trattato di un vero e proprio incubo. Charles Leclerc, partito dalla pole position conquistata con una prestazione straordinaria nelle qualifiche, ha visto sfumare ogni possibilità di vittoria scivolando fino al quarto posto finale.
Il monegasco aveva iniziato la gara nel migliore dei modi, mantenendo la leadership e dimostrando di poter tenere il passo delle McLaren. Le prime fasi di gara avevano alimentato le speranze dei tifosi Ferrari, con Leclerc che sembrava in grado di lottare per la vittoria fino alla bandiera a scacchi.
Tuttavia, le scelte strategiche del muretto Ferrari e alcune difficoltà nella gestione degli pneumatici hanno compromesso irrimediabilmente la gara del pilota monegasco. I team radio trasmessi durante la gara hanno rivelato la frustrazione di Leclerc, costretto ad assistere impotente al crollo delle proprie ambizioni.
Ma se la prestazione di Leclerc può essere considerata comunque positiva nonostante il risultato finale, quella di Lewis Hamilton rappresenta un vero e proprio disastro. Il sette volte campione del mondo ha vissuto una delle domeniche più anonime della sua carriera in Ferrari, terminando in dodicesima posizione, completamente fuori dalla zona punti.
Hamilton, che aveva già mostrato difficoltà nelle qualifiche venendo eliminato nel Q2, non è mai riuscito a trovare il ritmo giusto durante la gara. Una prestazione che ha sollevato interrogativi sulla competitività del britannico e sulla capacità della Ferrari di fornire una vettura adatta alle sue caratteristiche di guida.

Top e flop del GP
Nella gara dell’Hungaroring oltre alle solite conferme ci sono state anche un paio di sorprese in pista, ecco i migliori di questo weekend.
Lando Norris: Il britannico ha confermato di essere cresciuto molto dal punto di vista strategico. La decisione di tentare la strategia a una sola sosta si è rivelata vincente, permettendogli di gestire al meglio la fase finale di gara. Una vittoria matura che lo conferma tra i protagonisti del campionato.
George Russell: Il pilota Mercedes ha ottenuto il terzo posto finale, confermando che la Stella d’Argento sta gradualmente risalendo la china. Una prestazione solida che gli ha permesso di completare il podio in una gara difficile per molti big.
Fernando Alonso: Lo spagnolo ha regalato un’altra prestazione da campione, riuscendo a portare l’Aston Martin in quinta posizione con una gara di grande esperienza e astuzia. A 44 anni continua a dimostrare che la classe e l’intelligenza tattica non hanno età.
Gabriel Bortoleto: Il giovane pilota brasiliano ha vissuto un weekend da sogno conquistando la sesta piazza e il suo miglior risultato in Formula 1, subito dietro al suo manager, con una prestazione matura e senza errori. Una gara che conferma il grande talento del rookie e le ottime prospettive per il futuro.
Passiamo ora alle note dolenti di questo weekend.
Lewis Hamilton: Una prestazione da dimenticare per il sette volte campione del mondo. La dodicesima posizione finale e l’eliminazione precoce nelle qualifiche rappresentano uno dei momenti più difficili della sua avventura in Ferrari. Il confronto impietoso con Leclerc evidenzia le difficoltà dell’inglese nell’adattarsi alla SF-25.
Max Verstappen: Il campione del mondo in carica ha vissuto un weekend complicato, terminando solo nono e mai realmente in lotta per le posizioni che contano. Un risultato che allontana ulteriormente la Red Bull dalla lotta per il titolo costruttori.
Strategia Ferrari: Al di là delle prestazioni individuali, il muretto Ferrari ha commesso errori strategici che hanno compromesso le possibilità di vittoria di Leclerc. Una gestione della gara che ha sollevato nuovamente interrogativi sulla capacità del team di sfruttare al meglio le proprie potenzialità. Senza contare il mistero dei problemi al telaio che fa pensare a delle verità nascoste.
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