F1: ecco cosa non funziona nella Ferrari

Frederic Vasseur, Team Principal Ferrari F1, riflette sulla mancanza di competitività e rivela una possibile rotta di recupero.

La dominazione della Red Bull, con 22 vittorie su 25 nei recenti Grand Prix, ha provocato turbolenze tra i fan e gli addetti ai lavori della F1. Con la Ferrari che non ha visto il sapore del trionfo da 17 gare e l’ultimo trionfo risalente al luglio 2022 in Austria, la domanda diventa sempre più insistente: quando la Rossa tornerà a trionfare?

La classifica costruttori rivela un quadro preoccupante. La Ferrari si trova al quarto posto, superata non solo dalla Red Bull, ma anche da Aston Martin e Mercedes. Ma la Ferrari non si è arresa alla lotta.

In carica da appena sei mesi come team principal della Ferrari, Frederic Vasseur è rimasto sorprendentemente sereno nei confronti dei media. Nonostante la situazione in pista sollevi dubbi sul successo del progetto SF-23, Vasseur rimane fiducioso.

Vasseur e la speranza di Maranello

L’ingegnere francese crede fermamente che una vettura che si comporta bene in qualifica ha le potenzialità per eccellere anche sulla distanza. Tuttavia, l’attuale monoposto Ferrari sembra perdere competitività nel passaggio dal giro secco ai long run.

“La questione è di consistenza. Non si tratta di filosofia, ma di come si utilizzano i vari componenti, le gomme, il bilanciamento“, ha sottolineato Vasseur team principal Ferrari F1 durante una conferenza stampa. “La finestra è stretta e se sei fuori, devi spingere e rischi di rovinare tutto.” Come ripreso da formulapassion.it

Secondo Vasseur, le difficoltà della Ferrari potrebbero risiedere nell’aerodinamica o nelle sospensioni meccaniche. Tuttavia, una volta risolto il problema della consistenza, il team ha la potenzialità di competere con la Red Bull. La corsa all’oro è ancora aperta e la Ferrari non ha ancora detto la sua ultima parola.

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