Alonso: “Hamilton? Questa è F1, non è uno sport leale a livello di numeri”

Fernando Alonso parla di Hamilton dandogli praticamente il benvenuto nella lotta del centrogruppo in questa stagione di F1.

Il pilota dell’Alpine, l’ex campione del mondo della Renault F1, Fernando Alonso da il suo benvenuto nella lotta per i punti di metà griglia a Lewis Hamilton. La Mercedes W13 è la peggiore vettura dell’era di tutti i mondiali vinti dal team di Toto Wolff, e deve quindi abituarsi ad una lotta diversa per restare davanti.

Alonso spiega queste situazioni: “Questa è la natura del nostro sport. A volte hai la macchina migliore, altre volte non hai una vettura così buona e devi lottare per fare progressi. Quest’anno possiamo osservare che il ruolo del pilota è molto importante, ma non cruciale“. Riferisce alla BBC.

La differenza con una vettura al Top

Alonso ripercorre i suoi anni in F1, per far una considerazione su Hamilton: “Lewis sta guidando allo stesso livello degli ultimi otto anni. Stava dominando il nostro sport, frantumando ogni record, ha fatto 100 e più pole position. Ora invece quando fa un mega giro, come ha detto in Australia o non ricordo dove, è a un secondo dalla pole. E dunque, benvenuto! Questa è la F1, non è uno sport leale a livello di numeri. Parliamo di uno sport di squadra, più di qualsiasi altro e tendiamo a dimenticarlo, specie quando abbiamo successo“.

Ricorda anche le sfide con Schumacher: “A me è successo quando ho vinto i due titoli mondiali. Stavo battendo Michael Schumacher. Questo era qualcosa di enorme, ma la mia vettura era più affidabile e con ottime prestazioni e non puoi ringraziare abbastanza il pacchetto, perché i titoli sono tutti per il pilota.“

il confronto: “E per Lewis è lo stesso, raggiungere più di 100 pole position è qualcosa di impensabile e significa avere la miglior macchina e il miglior pacchetto per tanti anni. Ora invece a volte facciamo giri superlativi e siamo quindicesimi, come lo spieghi alle persone? È impossibile. Lui merita ciò che ha ottenuto, ma questa stagione sottolinea quanto in tutti quei record influisce cosa hai tra le mani“. Conclude così Lewis Hamilton.

Leggi anche

F1, Brown: “Abbiamo 18 GP spettacolari e cinque su cui bisogna lavorare”