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Volvo EX90 e Polestar 3, ufficiale: lancio rimandato per problemi di software
Per problemi di software, la Volvo EX90 e la Polestar 3 non usciranno più entro la fine dell’anno, ma direttamente nel 2024.
In occasione del passaggio alla mobilità elettrica sono sorti anche tutta una serie di problemi circa lo sviluppo dei software, che hanno lasciato parecchio a desiderare negli ultimi tempi. Il caso più eclatante lo possiamo trovare nel gruppo Volkswagen, date le varie inefficienze di Cariad, che hanno infine portato al cambio di timone per il conglomerato, con Herbert Diess sostituito dal numero uno di Porsche, Oliver Blume. Ma la potenza di Wolfsburg è in ottima compagnia, tanto che la Volvo EX90 e la Polestar 3 usciranno in ritardo rispetto alla tabella di marcia originale.
Sbarco slittato
Anzitutto, ha pagato dazio la EX90, la cui uscita è stata spostata dalla fine del 2023 al primo semestre del prossimo anno. Da Göteborg definiscono lo sport utility “un’auto molto importante per la Volvo perché rappresenta l’inizio di una nuova era per l’azienda e introduce una nuova generazione di tecnologie hardware e software”. Dopodiché, la compagnia ha evidenziato che “la domanda rimane elevata e per garantire un lancio di alta qualità e massimizzare i vantaggi tecnologici per i clienti fin dal primo giorno 1, Volvo ha bisogno più tempo per lo sviluppo e il collaudo del software”. Dunque, anziché mettere in commercio un modello soddisfacente solo a metà, i piani alti hanno preferito rallentare, al fine di risolvere le criticità in tempo per le consegne.
In apertura di 2024 verrà pure il turno della Polestar 3, colpita dalle difficoltà sofferte dalla controllante: “Polestar – riporta il marchio nel comunicato diffuso agli organi di informazione – è stata recentemente informata che è necessario ulteriore tempo per lo sviluppo finale del software della nuova piattaforma completamente elettrica condivisa con la Volvo”, la SPA2. Nel mentre, l’azienda guidata da Thomas Ingenlath ha comunicato di avere in serbo un piano di ridimensionamento, imputandolo a un “contesto economico impegnativo per l’industria automobilistica”.
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