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Volvo che disastro: clienti nel panico

Richiamate decine di migliaia di ibride della casa svedese per rischio incendio. Ma cosa può mandarle a fuoco? Scopriamolo insieme.
Volvo ha avviato un’importante campagna di richiamo per circa 73.000 veicoli ibridi prodotti tra il 2020 e il 2022. Il motivo? Un potenziale rischio di incendio legato a un possibile cortocircuito delle batterie ad alta tensione. I modelli coinvolti includono S90, S60, V60, XC60, XC90 e V90.
L’allerta è stata lanciata dall’NHTSA, l’autorità statunitense per la sicurezza stradale, che raccomanda ai proprietari di non caricare i veicoli fino alla risoluzione del problema. I concessionari procederanno con l’ispezione e l’eventuale sostituzione delle batterie, oltre all’aggiornamento del software di gestione.
Come funzionano i sistemi ibridi plug-in e perché possono incendiarsi
I veicoli ibridi plug-in (PHEV) sono dotati di un sistema elettrico a 48 volt che include una batteria agli ioni di litio, un sistema di gestione elettronica (BMS), un alternatore-starter BSG, un compressore eBooster, e componenti elettronici come convertitori e inverter. In caso di incidenti, questi componenti possono danneggiarsi e causare cortocircuiti, provocando surriscaldamenti o rilascio di sostanze tossiche come l’acetonitrile.
Le batterie possono anche essere soggette a surriscaldamenti per l’accumulo di polveri e detriti nelle ventole di raffreddamento, elemento che rende il sistema vulnerabile e meno sicuro rispetto ai più sofisticati sistemi di raffreddamento forzato delle auto elettriche a batteria (BEV).
Le sfide per i soccorsi e le complicazioni nella gestione degli ibridi
I veicoli ibridi plug-in pongono sfide particolari anche per i vigili del fuoco, poiché l’accesso alle batterie può essere complesso: esse possono trovarsi in diversi punti del veicolo (vano motore, sottoscocca, sotto i sedili). Inoltre, la mancanza di standardizzazione nei componenti elettrici e nei colori dei cavi rende difficile identificare rapidamente i rischi.
Nonostante le batterie siano meno potenti di quelle dei veicoli completamente elettrici, l’incendio può essere altrettanto pericoloso, anche per la presenza del serbatoio di benzina. Le case automobilistiche consigliano, in caso di principio di incendio, di abbandonare il veicolo immediatamente e di informare i soccorsi che si tratta di un veicolo ibrido, per permettere l’intervento in sicurezza.
La sicurezza dei sistemi ibridi: tra precauzioni e necessità di miglioramento
Mentre il richiamo di Volvo mostra un comportamento responsabile da parte della casa svedese, la vicenda mette in luce le criticità dei sistemi ibridi attuali. L’adozione di soluzioni ibride, spinta anche da motivi economici e dalla necessità di evitare investimenti troppo onerosi nella elettrificazione completa, ha portato a sistemi talvolta poco evoluti dal punto di vista della gestione termica e della sicurezza.
In attesa di una maggior standardizzazione e di tecnologie più affidabili, è fondamentale seguire le istruzioni dei costruttori e adottare tutte le precauzioni indicate nei manuali d’uso. La transizione verso la mobilità elettrica non può prescindere dalla sicurezza di chi guida e di chi soccorre.
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