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Volkswagen: guai in arrivo, alcuni azionisti fanno causa
Circa sei piccoli azionisti fanno causa alla Volkswagen per gli obiettivi climatici e attività di lobbying.
La Volkswagen deve fare i conti con sei investitori istituzionali. Che attraverso i fondi pensione AP7, AP2, AP3, AP4 (Svezia) e quelli siti in AkademikerPension (Danimarca) e il famoso Church of England Pensions Board, mandano in causa il marchio tedesco al tribunale di Braunschweig. Per questi piccoli azionisti l’appartenenza a organismi rinominati come l’Acea va contro alle parole riferite dai vertici societari in riferimento alla transizione ecologica.
Tutto ciò è scaturito dalla risposta negativa del marchio di fornire documenti sulla sua attività di lobbying. Oltre al rigetto della modifica di un articolo del famoso statuto sociale: ebbene, gli azionisti hanno annunciato un emendamento. Esso per garantire che il futuro report sulla sostenibilità abbia una soprattutto una valutazione dell’impatto delle attività quindi di lobbying e sulla loro incisione con gli obiettivi climatici.
Problemi giuridici
La corte di Braunschweig è stata quindi chiamata per verificare per quanto riguarda Volkswagen se il diritto aziendale in Germania consenta alle aziende di astenersi di integrare gli ordini del giorno delle suddette assemblee su richiesta degli azionisti.
Se quindi il marchio tedesco possa procedere ad eliminare l’integrazione anche per quanto riguarda l’assise del 2023. Quindi i sei piccoli azionisti, titolari solamente nel complesso principale dello 0,1% del capitale a monte della Volkswagen. Essi fanno quindi inoltre parte dell’Institutional Investor Group on Climate Change (la IIGCC) e della famosissima Climate Action 100+ Initiative.
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