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Volkswagen, è arrivata la decisione definitiva
Dopo lunghe trattative e settimane di scioperi, è stata trovata l’intesa tra la casa di Wolfsburg e i sindacati. Ecco cosa è stato deciso.
Dopo 70 ore di trattative intense, la Volkswagen e i sindacati tedeschi hanno raggiunto un accordo che evita gli scioperi e delinea una nuova strategia per il colosso automobilistico. Definito un “miracolo di Natale” dai leader sindacali, l’intesa prevede una significativa ristrutturazione dell’azienda, con una riduzione di 35.000 posti di lavoro entro il 2030.
Tuttavia, i tagli avverranno senza licenziamenti obbligatori e nessun impianto sarà chiuso immediatamente. La casa automobilistica ha anche rinunciato alle riduzioni salariali, garantendo una gestione della transizione in modo socialmente responsabile.
Risparmi miliardari e un futuro sostenibile
Grazie a questo accordo, la Volkswagen prevede di risparmiare circa 15 miliardi di euro all’anno nel medio termine, un passo cruciale per garantire competitività e sostenibilità a lungo termine. «Con le misure concordate, siamo in grado di plasmare con successo il nostro destino», ha dichiarato il CEO Oliver Blume. La presidente del comitato aziendale, Daniela Cavallo, ha espresso soddisfazione: «Nessuno stabilimento verrà chiuso e i contratti salariali saranno garantiti a lungo termine».
Nonostante ciò, alcune modifiche operative sono inevitabili: la produzione nello stabilimento principale di Wolfsburg sarà ridotta da quattro a due linee di assemblaggio, con parte delle attività trasferite in Messico. Gli impianti di Dresda e Osnabrueck, invece, sono sotto osservazione per possibili ristrutturazioni o vendite future.
Cosa cambia per i lavoratori e l’azienda
Il piano di ristrutturazione prevede che i 35.000 tagli non comporteranno licenziamenti obbligatori, ma saranno gestiti attraverso pensionamenti anticipati e altre soluzioni socialmente sostenibili. Tuttavia, per i prossimi quattro anni non ci saranno aumenti salariali, e alcuni bonus saranno eliminati o ridotti.
Come ha spiegato Thorsten Groeger, capo negoziatore del sindacato IG Metall, l’obiettivo è affrontare la sovraccapacità produttiva in modo responsabile, garantendo al contempo la stabilità dell’azienda e dei suoi dipendenti. L’accordo rappresenta una tappa fondamentale per la Volkswagen, che ora può concentrarsi su una riorganizzazione strategica per affrontare le sfide del mercato globale.
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