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Volkswagen, arriva il duro attacco del cancelliere tedesco
Olaf Scholz critica i dirigenti di Wolfsburg, richiamandoli alle loro responsabilità. Ecco cosa hanno sbagliato.
La Germania sta assistendo in queste settimane ad una grande mobilitazione operaia che farà storia. Gli operai della Volkswagen hanno incrociato le braccia di nuovo lunedì 9 dicembre e promettono una lotta a oltranza, finchè non verrà annullato il previsto piano di chiusura di alcuni stabilimenti annunciato dal management di Wolfsburg. Il gruppo, guidato dal CEO Oliver Blume, sta cercando di colmare un buco di 4 miliardi di euro nel suo programma di taglio dei costi da 17 miliardi per il marchio VW e le collegate. Il titolo è tra quelli che hanno registrato le peggiori performance tra le case automobilistiche europee, con un calo di quasi il 25% quest’anno. E questo avviene mentre il Paese assiste ad una crisi politica, che porterà alle elezioni anticipate, presumibilmente nel febbraio 2025.
Gli investimenti sull’elettrico hanno dissanguato VW
Il problema che attanaglia il gruppo Volkswagen è lo stesso che colpisce Stellantis e gli altri costruttori europei: corposi investimenti nella progettazione e realizzazione di auto elettriche a cui non sono corrisposte vendite adeguate, spingendo il costruttore ad alzare ogni anno i prezzi delle auto termiche per aumentare i ricavi, ma ottenendo un risultato opposto, complice anche l’invasione di nuovi marchi e modelli dalla Cina a prezzi super concorrenziali.
E proprio in Cina il marchio di Wolfsburg, che pure detiene 39 stabilimenti con 90.000 dipendenti, si è visto via via erodere quote di mercato dai nuovi marchi come BYD che hanno accelerato lo sviluppo di nuove auto elettriche sfruttando anche pesanti sovvenzioni governative. Dappertutto Volkswagen ha visto calare le vendite e un ulteriore duro colpo gli è stato assestato proprio in patria, quando circa un anno fa sono stati interrotti dal Governo Scholz gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche: uno stop che ha fatto precipitare le vendite.
Scholz accusa: “Sbagliato chiudere le fabbriche”
Ora, di fronte alle proteste montanti degli operai e all’avvicinarsi della data della tornata elettorale, il cancelliere Scholz ha deciso di scendere in campo e schierarsi al fianco dei lavoratori Volkswagen, richiamando il management alle proprie responsabilità: “Hanno delle responsabilità nei confronti dei dipendenti. Le decisioni vanno discusse e negoziate tra i vertici dell’azienda e i rappresentanti sindacali, ma la mia opinione è chiara: chiudere gli stabilimenti non è il modo giusto di procedere. La difficile situazione in cui ci troviamo adesso è dovuta a cattive decisioni manageriali”. E politiche, bisognerebbe aggiungere.
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