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Dagli USA arriva la stangata sulle elettriche

Dal continente USA è arrivata la dura stangata sulle auto elettriche. Scopriamo insieme come si è evoluta la situazione in corso.
La stangata sulle elettriche arriva direttamente dagli USA. Gli ormai arcinoti dazi di Trump si stanno preparando ad infliggere i loro duri colpi anche in Europa, e la situazione non sembra essere in procinto di migliorare.
Le tasse innalzate per tutte le auto estere, riguarderanno anche i veicoli elettrici. Creando dunque una discrepanza ulteriore, in un mercato che allo stato attuale non sta di certo attraversando il suo periodo migliore. Scopriamo insieme come si è evoluto tutto ciò.
La proposta dei repubblicani
Anche dopo le elezioni, il braccio di ferro tra repubblicani e democratici. Riguardo le auto Bev, ovvero i veicoli alimentati grazie ad una batteria elettrica, la proposta avanzata dal Senato è stata quella di eliminare i crediti di imposta attualmente in vigore.

Per le auto nuove di concessionaria, il credito di imposta in vigore è di 7.000 dollari. Per le auto usate, invece, il credito di imposta è di circa 4.000 dollari. Quanto avanzato e poi attuato da Biden, quindi, non esisterà più.
In pieno accordo con quanto dichiarato da Donald Trump nel corso della sua ultima campagna elettorale. Le agevolazioni per le e-car sono finite, e le stangate per le elettriche hanno appena inaugurato il loro nuovo ciclo vitale.
Ecco la seconda proposta avanzata
Al Senato è stata avanzata una seconda proposta. Essa consiste in una tassa di 1.000 dollari a carico dei proprietari di auto alimentate a corrente. I fondi in questione verranno utilizzati per finanziare i lavori di manutenzione stradale.
Potrebbe inoltre essere soggetto a tariffa anche l’utilizzo delle auto elettriche sulle strade. I sospetti circa una vera e propria “condanna” per tutto il settore, stanno trovando conferma sempre di più, col passare del tempo.
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