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Nuova politica USA su auto elettriche: riduzione degli incentivi per veicoli con batterie estere
L’Amministrazione Biden impone rigide linee guida sulle batterie nelle auto elettriche, influendo sul mercato.
A partire dal 2024, negli Stati Uniti, le auto elettriche equipaggiate con batterie provenienti dalla Cina o da altri Paesi considerati “ostili” non godranno più degli incentivi federali, questa mossa, orchestrata dall’amministrazione Biden, mira a contenere l’influenza cinese nel settore automobilistico statunitense, promuovendo prodotti made in USA e proteggendo l’industria nazionale, l’economia e l’occupazione locale.
Le nuove regole, definite dalle linee guida del dipartimento del Tesoro, prevedono l’esclusione dagli incentivi federali delle auto elettriche con componenti di batteria prodotti da aziende sotto il controllo di “foreign entities of concern” (Feoc). Nonostante ciò, il dipartimento ha recentemente ammorbidito i criteri di tracciamento per alcuni minerali critici nelle batterie, consentendo un massimo del 2% di questi materiali estranei.
Impatto dell’inflation reduction act
L’Ira (Inflation Reduction Act), promosso da Biden, prevede un sostegno di 369 miliardi di dollari per le aziende americane nel settore della green economy. Diversamente dagli incentivi italiani, negli USA si parla di crediti d’imposta fino a 7.500 dollari per l’acquisto di auto elettriche. Le restrizioni imposte dal Tesoro mirano a ridurre drasticamente il numero di veicoli elettrici idonei agli incentivi federali, sebbene le recenti modifiche abbiano attenuato l’impatto immediato di queste misure.
Reazioni e conseguenze
La politica ha generato reazioni contrastanti. L’Alliance for Automotive Innovation ha accolto con favore la moratoria, mentre General Motors ha confermato che molti dei suoi veicoli continueranno a beneficiare degli incentivi. Al contrario, Ford si trova in una posizione delicata a causa di un accordo con il produttore cinese di batterie Catl. Critiche sono giunte anche dal senatore Joe Manchin, che ha etichettato le nuove regole come “illegali e vergognose”.
Questa mossa protezionistica americana ha ispirato anche il presidente francese Macron, che sta valutando misure simili contro l’avanzata cinese. Macron si concentra su criteri leggermente diversi, come la misurazione delle emissioni nel ciclo di vita completo dei veicoli, e ha promosso un’indagine anti-dumping contro la Cina. Queste politiche indicano un cambiamento significativo nell’approccio globale alle auto elettriche, con un focus crescente sulle dinamiche geopolitiche e sull’autonomia industriale.
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