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Una regione italiana si oppone al Governo: blocco auto diesel Euro 5 dal 1° novembre

Una regione italiana in particolare ha deciso di opporsi al governo, e così è stato dato vita a un sorprendente blocco diesel Euro 5.
Uno dei temi più importanti per quanto riguarda il futuro dell’automobilismo, riguarda sicuramente la gestione delle vetture alimentate a diesel e benzina.
Specialmente per una questione di inquinamento dell’aria, a causa degli scarichi di queste vetture che espellono sostanze nocive a volontà che nuociono alla salute del pianeta e a quella degli esseri umani a causa di particelle tanto impercettibili quanto dannose, sembra che in vista del 2035 questo genere di vetture abbia poche speranze di sopravvivere.
Il governo italiano sta cercando di allungare i tempi, specialmente per mettere nelle condizioni ideali milioni di cittadini che ancora evidentemente non sono preparati a un cambiamento tanto netto e incisivo come quello di cui vi stiamo parlando adesso. Non tutti, però, evidentemente sono d’accordo. A dimostrarlo, la decisione di una regione italiana, che pare opporsi con forza al governo.
Regione italiana “contro” il governo: tutti i dettagli
Nessuna proroga, a quanto pare: la Regione Lazio ha approvato il nuovo piano di risanamento della qualità dell’aria. Questa decisione cambia le sorti anche per quanto riguarda la ZTL fascia verde di Roma. In poche parole, dal 1° novembre 2025 non potranno più circolare le auto diesel Euro 5 da lunedì a venerdì e dalle 8.30 alle 18.30 fino al 31 marzo 2026. Vale anche per le vetture alimentate a benzina Euro 2.

La Regione Lazio ha deciso di vietare anche l’utilizzo di Move-In, che permette comunque di circolare senza superare una certa percorrenza massima. Questo perché l’intenzione è quella di non permettere a nessuno di continuare (anche parzialmente) a inquinare, neanche pagando. E così, i cittadini dotati di auto diesel Euro 5 o benzina Euro 2 dovranno rinunciare al passaggio all’interno della ZTL fascia verde. Non stiamo parlando di un annuncio da poco, perché la Zona a Traffico Limitato in questione è molto ampia e comprende una buona fetta della città di Roma.
I proprietari delle vetture coinvolte, in mancanza di un’alternativa, potrebbero quindi trovarsi non poco in difficoltà. Attenzione, però, al Comune di Roma che potrebbe adottare delle misure compensative. Potrebbe venire concessa la possibilità di istituire alcune iniziative che permettano di ridurre le emissioni in maniera equivalente al blocco delle vetture. Magari un potenziamento dei servizi di mobilità, riduzione del riscaldamento e incentivi per l’utilizzo del trasporto pubblico. Questo permetterebbe di evitare uno stop pesante a migliaia di vetture in una determinata zona di Roma.
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